31 ottobre 2016
E' stata un'esperienza sicuramente indimenticabile quella vissuta a Roma in questa tre giorni del Giubileo delle corali. Ad iniziare dagli interessanti temi trattati durante il convegno di venerdì, sul ruolo del canto all'interno della Liturgia, per poi passare al momento forte dell'udienza giubilare con il santo padre e concludere in bellezza con la S. Messa, presieduta da mons. Fisichella nella basilica di San Pietro e l'Angelus di papa Francesco.
Nonostante si sia trattato di un vero e proprio “corso di sopravvivenza”; ogni giorno sveglia alle 5.30 per affrontare ore di fila, in tutte le occasioni si è cantato e pregato con gioia ed entusiasmo assieme agli altri 8.000 partecipanti provenienti dalle diverse parti d'Italia e del mondo.
Il convegno di venerdì, in particolare
l'intervento di Mons. Marini e
l'intervento di Mons. De Gregorio di cui trovate le sintesi, ci ha fatto riflettere molto sul nostro ruolo e su quali possono essere le nostre criticità per svolgerlo nel migliore dei modi; ci siamo sentiti favorevolmente impressionati dall'importanza che ha il canto all'interno della liturgia che è un canto che scaturisce da un cuore abitato da Dio, che la dimensione tecnica va curata ma vi è soprattuto un cuore che deve essere curato, un cuore che, raggiunto dall'amore del Signore, diviene capace di dare espressione alla sua risposta di amore. Che il canto liturgico non è solo un “ornamento” e non deve assolutamente trasformare la messa in un “concerto” ma è al servizio della celebrazione per far riflettere, pregare e gioire e sentire la comunità partecipe della Liturgia. Che, come la liturgia è la missione intesa non come proselitismo ma come attrazione, anche il canto liturgico deve essere attrattivo perché spalanca la porta sulla meraviglia dell'amore e la misericordia di Dio. Di come sia necessario, nella scelta dei canti, trovare il giusto equilibrio, a seconda dell'occasione, misurandosi con la realtà presenti nelle comunità, cercando il più possibile di formarci, di informarci e di chiedere alla musica che cantiamo nella liturgia una fedeltà alla parola, una fedeltà al testo come risultato della parola ascoltata.
L'udienza giubilare ci ha catapultati nella folla immensa che accoglie sempre il Santo Padre. Ore di attesa, intonando canti spontanei assieme agli altri 8.000 partecipanti al giubileo delle corali e agli altri 100.000 pellegrini venuti in piazza san pietro da altre parti d'Italia e del mondo... e poi l'intervento del papa sul dialogo che ha ricordato come Gesù che ascolta la Samaritana anche se conosceva quello che diceva nel cuore è un insegnamento che vale anche per noi perché attraverso il dialogo possiamo far crescere i segni della misericordia di Dio per renderci strumento di accoglienza e di rispetto.
Mai dimenticheremo il risuonare di tutte quelle voci che sembravano andassero così lontano nel cielo e tra i vari canti quello che risuonava più forte e conosciuto è stato sicuramente “Jesus Christ you are my life”, che ci ha riportato indietro nel tempo al grande Giubileo del 2000 e a Giovanni Paolo II, di cui proprio nel giorno in cui ricorreva la memoria liturgica. Ricordando Giovanni Paolo II, il Santo Padre ha esortato i giovani a non dimenticare le sue parole “non abbiate paura, aprite le porte a cristo” e ha invitato gli ammalati a trarre spunto dal suo coraggio nell'affrontare la sofferenza.
La santa messa nella basilica vaticana è stata sicuramente il culmine di questa esperienza; è indubbiamente la chiesa più bella del mondo e pur vivendo a centinaia di chilometri di distanza, ci si sentiva come a casa. E' stato entusiasmante e commovente cantare tutti assieme guidati dal coro della diocesi di Roma e lo è stato ancor di più quando uscendo di chiesa siamo stati accolti dalla voce del Santo Padre, affacciatosi alla finestra del palazzo apostolico per l'Angelus. Sentire la sua voce risuonare tra le centinaia di migliaia di persone ci ha fatto apprezzare la sua grandezza, ma allo stesso tempo anche la sua grande tenerezza, sopratutto quando ha chiesto a tutta la folla di unirsi a lui in una preghiera silenziosa per le vittime delle guerre.
Come concludere, torniamo da Roma con spirito rinnovato, sicuramente ci sentiamo più uniti di prima e con la voglia immensa di raccontare la nostra esperienza a quelli di noi che sono rimasti a casa.
Ma torniamo soprattutto con la consapevolezza che non siamo stati chiamati a cantare in un coro per puro caso o per solo “spirito goliardico”, perchè cantare in chiesa è un qualcosa di più; il canto, come la preghiera è un modo per sentirsi ancora piu' vicini a Dio e agli altri.
Coro parrocchiale di Gradisca d'Isonzo
22 ottobre 2016
Ringraziamo i componenti del Coro parrocchiale di Gradisca che partecipano a Città del Vaticano al Giubileo delle Corali per la documentazione fotografica inviata e auguriamo loro una buona domenica.
19 ottobre 2016
Una rappresentanza del Coro parrocchiale di Gradisca d'Isonzo (GO), diretto da Vanni Boscarol, prenderà parte al Giubileo delle corali, che si svolgerà nella Città del Vaticano,
dal 21 al 23 ottobre 2016, Memoria Liturgica di San Giovanni Paolo II.
Il Giubileo delle Corali e degli Animatori Liturgici è rivolto a tutti i Laici, Sacerdoti,Direttori degli Uffici Liturgici, Direttori di Coro, Musicisti, Coristi, Organisti, Scuole di Musica Sacra, Cappelle Musicali, Corali Diocesane e Parrocchiali, Bande musicali a servizio della Liturgia e della pietà popolare.
Il Giubileo delle Corali si aprirà venerdì con un Convegno formativo sul tema: “Cantare la Misericordia”. Tra i relatori:
Mons. Guido Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice
, Mons. Massimo Palombella, Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia Sistina
, Mons. Vincenzo De Gregorio, Preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra
, P. Marko Ivan Rupnik, artista, teologo e Direttore del Centro Aletti e
Mons. Marco Frisina Direttore del Coro della Diocesi di Roma.
L’obiettivo è porre l’accento sulla musica quale strumento straordinario di comunicazione e sul modo di vivere la Liturgia quale momento più alto dell’espressione della nostra fede e della cultura cristiana.
Nella seconda giornata di sabato,
tutti gli iscritti parteciperanno all’Udienza Giubilare del Santo Padre.
Nel pomeriggio, tutte le Corali intervenute si uniranno al Coro della Diocesi di Roma e, diretti da
Mons. Marco Frisina, eseguiranno un
Concerto in Aula Paolo VI dedicato a San Giovanni Paolo II e alla Divina Misericordia.
La tre giorni si concluderà domenica con il Pellegrinaggio alla Porta Santa, lucrando l’indulgenza plenaria alle condizioni stabilite,
la Santa Messa nella Basilica di San Pietro presieduta da S.E.R. Mons. Rino Fisichella e
l'Angelus di Papa Francesco in Piazza San Pietro.