Tra i momenti più significativi dell'anno scout, ci sono quelli dei "passaggi" (quando i bambini e ragazzi più giovani passano alla "branca" superiore: dal Branco di Lupetti al Reparto Esploratori/Guide, dal Reparto al Noviziato, dal Noviziato al Clan) e infine quello della "partenza", il momento finale e culminate del percorso educativo in cui il Rover/Scolta lascia il Clan per percorrere strade nuove e assumersi impegni "adulti" per il futuro.
Una grande giornata per il gruppo scout del Gradisca 1° che oltre all'apertura, com'è ormai tradizione il giorno dell'Addolorata, dell'anno associativo, ha visto anche il rito fortemente emotivo dei passaggi scout da un a branca all'altra.
La motivazione l'aveva già ricordata nell'omelia in Duomo il parroco e assistente del Gruppo don Maurizio Qualizza, spiegando 3 parole legate alla festività dell'Addolorata e all'evento scout. Vedendo questa navata tutta azzurra oggi in duomo, devo mettere da parte l'omelia, ha detto il celebrante, e ricordarvi che promessa, passaggi e passione sono stati gli elementi caratterizzanti la vita di Maria come discepola del Signore.
Alla promessa fatta nell'annunciazione ella rimase sempre fedele, anche nei momenti bui, anche dentro mille difficoltà, anche affrontando incomprensioni e forse delusioni. I passaggi, dal luogo natìo, al paese all'Egitto, ai tanti luoghi dell'evangelizzazione di Gesù si sono caratterizzati come momenti di crescita, di prova della sua fede e della sua umanità. Infine la passione, certo ha rimarcato don Maurizio, oggi contemplando l'icona dell'Addolorata comprendiamo che cos'è stata per Maria la passione, vivere fino in fondo i misteri del dolore del Figlio, ma a noi forse chiede un altro tipo di passione, il donarci con generosità, l'essere appassionati in ciò che facciamo, coinvolgerci da protagonisti nella storia che ci avvolge e che siamo chiamati a costruire e per i più grandi comprendere che questo è un servizio di amore al mondo, è un vivere la vita buona del Vangelo.
Augurando buona strada il celebrante ha concluso, non possiamo nasconderci che la nostra strada incrocerà anche i ripidi sentieri del Calvario, ma la meta, il futuro sarà senz'altro, positivo, di gioia, di pienezza di vita.
Anche da queste righe un ringraziamento a tutti i capi per la passione piena con la quale accompagnano i nostri ragazzi che sono una delle realtà più belle della comunità.