Un centro storico pavesato a festa e uno scampanio solenne hanno segnato il clima di gioia a Gradisca per l'evento della Beatificazione, a partire dall'apprezzata serata corale di musiche sacre in onore di Giovanni Paolo II svoltasi nella cornice del Duomo.
Il parroco don Maurizio, introducendo la serata ha citato un passaggio della lettera agli artisti che Giovanni Paolo II scrisse nel 1999:
"Nessuno meglio di voi artisti, geniali costruttori di bellezza, può intuire qualcosa del pathos con cui Dio, all'alba della creazione, guardò all'opera delle sue mani".
Solenni e sentite tutte le celebrazioni festive che sono state caratterizzate da canti pasquali, da quelli delle giornate della gioventù e dall'inno alla Madonna di Czestochowa, dal tema della misericordia e dall'evocazione dell'evento della Beatificazione di Giovanni Paolo II.
Risentire poi Giovanni Paolo II, con la sua proclamazione della pagina delle Beatitudinie, a tutte le Messe di domenica Ottava di Pasqua, giorno della sua Beatificazione, é stato di un impatto emotivo notevole. Ma non solo per la voce conosciuta e amica a tutti, forte nella sua soavità, ma soprattutto perché tutte le Beatitudini gli si addicevano, facevano scorrere davanti agli occhi di ciascuno momenti della sua vita, del suo pontificato, gesti eloquenti di accoglienza, di perdono, di amore, che lo hanno fatto emergere come l'Uomo delle Beatitudini.
Particolare commozione poi c'è stata nel baciare, accarezzare, sfiorare con la mano e lo sguardo la sua icona nel porgerla ai fedeli dal parte del parroco al termine di tutte le celebrazioni.