Partecipata e solenne la ricorrenza della “festa invernale” di San Antonio, legata al ritrovamento da parte di San Bonaventura da Bagnoregio nell’anno 1263, a trentadue anni dalla morte del Santo, della lingua incorrotta, com’è ancora oggi visibile alla venerazione dei suoi devoti a Padova.
Particolarmente partecipata è stata la Messa solenne della festa, magistralmente sostenuta dal coro dell’UNITRE di Cervignano del Friuli. Nel corso dell’omelia il parroco, prendendo spunto dalla liturgia del giorno, ha ricordato che la volontà di Dio è la salvezza di ogni uomo che si realizza per il suo amore a oltranza, è vivere la misericordia secondo la bella interpretazione che ne da Antonio «che irrìga il misero cuore» (miserum rigans cor), questo ha proseguito il celebrante é per noi oggi il significato profondo anche del simbolo del pane di Sant’Antonio che spezzeremo genitori e figli a mensa nelle nostre case, mai egli disunì al cibo, alla carità che offriva a tutti, la Parola di Dio, il suo perdono, la sua misericordia, così per chi è genitore e comunque educatore è un invito a non dare soltanto cose, ma valori, insegnamenti, testimonianze credibili.
Bello è stato vedere l’omaggio dei bambini che nella loro catechesi, nel corso della mattinata, avevano sviluppato proprio la frase del Padre nostro, “dacci oggi il nostro pane quotidiano” e che a casa sono stati invitati dal parroco a spezzare il pane benedetto con la loro famiglia premettendo una preghiera appositamente predisposta per l’occasione. Apprezzato è stato anche il segno, che si è presto esaurito, un dolce realizzato appositamente per la festa del santo dal laboratorio del Carcere due Palazzi di Padova, assieme al pane del panificio Cauzer di Gradisca, confezionato dalle volontarie della parrocchia. Da tutti ammirata infine l’immagine della nuova statua donata alla parrocchia dalla Comunità conventuale patavina, in tantissimi hanno sostato davanti ad essa in queste giornate di festa per chiedere aiuto, ma speriamo anche per impegnarsi in una vita secondo il Vangelo.
Assemblea annuale
Si è svolta nel pomeriggio di domenica scorsa nei locali dell’Oratorio Coassini, l’annuale assemblea della erigenda confraternita di San Antonio.
Dopo un’ampia catechesi da parte del parroco e alcuni interventi dei presenti, i membri si sono dati degli appuntamenti per i prossimi mesi dell’anno liturgico nei quali ritrovarsi, il mercoledì delle Ceneri, il Seminario di vita nuova che inizierà in parrocchia e poi si è presa visione del calendario della ricorrenza della festa del prossimo mese di giugno. In particolare si è vista la possibilità di vivere un incontro di conoscenza e liturgico con il Terz’Ordine francescano che terrà a Gradisca le sue professioni. Grande compiacimento e stupore anche da parte della confraternita per il prezioso dono che la comunità ha ricevuto. Alcuni hanno espresso il desiderio di coinvolgere anche gli adolescenti con alcune proposte loro appropriate, perché il messaggio da offrire è davvero valido e importante.
La serata corale
Una sala Bergamas gremita ha fatto da cornice alla serata organizzata dal gruppo alpini di Gradisca d’Isonzo in concomitanza con la festa. Tre i cori che si sono succeduti sul palco e che con maestria hanno spaziato in tanti generi di pezzi, soprattutto alpini e di montagna con un finale a cori riuniti. La serata è stata anche una felice occasione, come ha ricordato nel suo indirizzo di saluto e di ringraziamento il parroco, per testimoniare, nel 150° dell’unità d’Italia, il bisogno di unità che pervade la comunità in tutte le sue diversità. Anche da queste righe un grazie al gruppo alpini di Gradisca d’Isonzo, alla corale “Città di Gradisca” diretta dal maestro Luca Perissin, al coro “Monte Sabotino” del C.A.I. di Gorizia diretto dalla maestra Elisa Bensa ed al coro “Ardito Desio” della Sezione Alpini di Palmanova diretto dal maestro Nazario Modesti.