Due assemblee traboccanti di bambini, quella di San Valeriano e quella del Duomo.
In verità la festa era, com’è decennale tradizione, a San Valeriano, bambini di ogni età, ma soprattutto piccoli e in particolare i battezzati nel corso del 2010, un’assemblea ricca della loro presenza ma stranamente tranquilla e silenziosa. Don Maurizio nell’omelia si è rivolto in particolare ai genitori, condividendo il sentimento che provano nel vedere ogni giorno quanto disprezzo c’è per la vita e citando la Gaudium et spes ha evidenziato come smarrito il senso di Dio, l’uomo smarrisce se stesso: «l’oblio di Dio rende opaca la creatura stessa».
Oggi però siamo invitati anche dallo slogan coniato per la 33^ giornata, ad “Educare alla pienezza della vita” a guardare al tanto bene che c’è, accettando la sfida dell’educazione, il cui compito è quanto mai urgente. E citando il vangelo il celebrante ha sottolineato come Gesù dica “Voi siete la luce del mondo”, rivelando che l’essere umano è già portatore di forza, di grazia, di eternità, come dono gratuito di Dio e non come mero sforzo personale, semplice tensione morale. Come pure afferma Papa Benedetto XVI laddove dice «L’uomo è veramente creato per ciò che è grande, per l’infinito.
Il desiderio della vita più grande è un segno del fatto che ci ha creati Lui, che portiamo la sua “impronta”. Dio è vita, e per questo ogni creatura tende alla vita; in modo unico e speciale la persona umana, fatta ad immagine di Dio, aspira all’amore, alla gioia e alla pace».
Al temine della Santa Messa c’è stata la solenne benedizione dei bambini e a tutti, dal parroco e dai diaconi Renato e Giorgio, è stato consegnato un angelo ricordo, mentre ai genitori lo speciale di Avvenire per la giornata “noi genitori e figli”.
La tradizionale primula, ma anche tanti libri appositamente creati per l’educazione alla fede cristiana dei bambini, hanno lasciato, per una domenica, i genitori a mani piene, con segni da far fruttare in quel quotidiano che è il banco di prova e la sfida educativa che ognuno deve affrontare in famiglia. In duomo invece i bambini della catechesi e delle associazioni nel corso della liturgia, in diversi momenti, hanno fatto fiorire un albero spoglio con tanti fiori colorati di tinte e di pensieri sulla vita, immagine quella dell’albero sulla quale si è intessuta l’appassionata omelia di don Maurizio, stimolando i tanti catechisti presenti ad essere per i piccoli quel sole capace di far emergere dal mare della vita dei bambini quel sale, quel sapore che rende davvero la vita più bella e che solo può darle pienezza.
A.G.