Il 13 Gennaio c.m. si è riunita la Commissione Medica per studiare il presunto miracolo ottenuto, per intercessione del Ven. mons. Luigi Novarese, da Graziella Paderno, Sorella degli Ammalati di Palestro, Diocesi di Vercelli.
Graziella Paderno, nel febbraio 2002, all’età di 56 anni, iniziò a soffrire di dolori alla spalla sinistra accompagnati da limitazioni funzionali. Le venne diagnosticata una “Periartrite scapolo-omerale sn”. Dopo varie visite specialistiche, le venne prescritto un ciclo di onde d’urto. Prima di iniziare tale cura, il 15 luglio 2002, mentre si trovava già sul lettino per l’applicazione delle onde d’urto, avvertì un forte torpore su tutto il corpo ed un calore che l’avvolgeva. L’esame radiologico subito effettuato evidenziava la scomparsa delle calcificazioni.
Il cammino di studio è stato molto lungo e non sono mancate alcune difficoltà. Inizialmente, già nel 2004, sotto la direzione del Postulatore, Padre Innocenzo Venchi, Sorella Elvira Myriam chiese due perizie a due medici consultori della Congregazione per le Cause dei Santi. Tutti e due i pareri furono positivi.
Così si passò ad istituire l’Inchiesta Diocesana a Vercelli sul presunto miracolo di Graziella Paderno, che durò dal 22 giugno 2007 all’8 gennaio 2008. Dopo aver accolto tutto il lavoro svolto nella Diocesi di Vercelli, la Congregazione per le Cause dei Santi, d’ufficio, chiese due pareri a due medici: il primo fu favorevole, mentre il secondo, ritardando molto anche la consegna, diede parere negativo. Pertanto la Congregazione chiese un terzo parere, dopo vari tentativi con il perito che aveva dato parere negativo, il quale aveva compiuto un errore grossolano nel suo studio, considerando l’avvenuta applicazione delle onde d’urto che invece non furono mai effettuate a Graziella Paderno. Anche il terzo perito, però, diede parere negativo, portando una lunga bibliografia di casi avvenuti in America dove le calcificazioni si erano sciolte senza alcun trattamento.
A questo punto, la Congregazione voleva bloccare il cammino di indagine, ma il Vice Postulatore, Padre Francesco Ricci, chiese una ulteriore consulenza, alla luce delle obiezioni, ad un perito che aveva già dato parere favorevole, il Prof. Francesco Introna. La risposta fu chiara: le obiezioni sono deboli e non riguardano il caso specifico di Graziella Paderno. L’eccezionalità del caso riguardava quindi l’immediata scomparsa delle calcificazioni e l’ampiezza delle stesse che comprendeva un’area grande rispetto alla letteratura che comprendeva casi solo di microaree.
Con il parere dei Superiori della Congregazione per le Cause dei Santi, è stata convocata la Consulta Medica, che è stata celebrata il 14 Ottobre 2010 (durante la nostra Assemblea). Erano presenti sette medici e il nostro perito di parte, il Prof. Francesco Introna. In quella sede si decise di lasciare il verbale aperto, nonostante c’era stata già la votazione, perché era necessario il confronto coi medici che avevano visitato la Signora Graziella: il medico specialista di ortopedia, dott. Gennaro Mordente, e il medico di radiologia, dott. Maurizio Isalberti.
La nuova riunione della Consulta Medica è stata convocata per il 13 gennaio e dopo una prima fase di ascolto e confronto dei due medici periti, che a suo tempo avevano visitato la Signora Graziella, la Consulta Medica si è espressa con cinque voti favorevoli ed uno negativo.
Ora rimane la riunione dei periti teologi chiamati a verificare la preghiera di intercessione al Venerabile Luigi Novarese e poi la Plenaria dei Cardinali. Sono riunioni d’ufficio che avvengono abbastanza sollecitamente, in breve tempo.
Il nostro ringraziamento va al Vice Postulatore, Padre Francesco Ricci, vero promotore della Causa, che l’ha presa a cuore, accompagnandola con tanto amore e sollecitudine. Va a tutti i Silenziosi Operai della Croce, Volontari della Sofferenza, Fratelli e Sorelle degli Ammalati, Lega Sacerdotale Mariana, Fratelli Effettivi dei Silenziosi Operai della Croce, Vescovi Aggregati, benefattori, dipendenti, collaboratori che con impegno di preghiera, di offerta e di lavoro hanno contribuito in tutte le fasi della Causa, certi che la gioia più vera e più profonda è aver partecipato con stupore a quanto il Signore e l’Immacolata hanno saputo compiere nella persona di Mons. Luigi Novarese, conformandolo al piano di salvezza del Signore, donandocelo come maestro di santità e padre di un carisma capace di rigenerare nell’amore del Signore chi è nella sofferenza, scoprendo la loro personale vocazione nella Chiesa a beneficio dell’intera umanità.
Il Venerabile Luigi Novarese, apostolo dei malati, interceda per tutti noi.
Don Armando Aufiero