Quando si mescola la propria voce a quella degli altri, si rimane come presi a un amo (Franz Kafka). E’ ciò che è avvenuto al campo scout di quest’anno, aiutati da Eleonora, dal capo reparto Luca e da Giovanni, tutti abili chitarristi, la nostra voce è uscita, anche se non proprio da formare un coro, ma quel che bastava per dare un tono nuovo al campo estivo. Quest’anno nella cornice di Cesclans, sopra il Villaggio Cuel dal Nubili di Cormòns, abbiamo vissuto l’avventura del campo, sognata e costruita durante tutto l’anno associativo, segnata dalla grande disponibilità dei nostri Capi e aiuti, e in particolare di Getto, scout di stile e costruttore insuperabile. Così tra giornate di sole e acquazzoni estivi, incredibilmente forte quello dell’ultima notte che ci ha obbligati alla costruzione notturna di un vero e proprio canale di Suez per riversare il mare d’acqua che si era creato spiacentemente nel…sottostante campo…del Treviso 7, le giornate sono filate via tra attività prettamente scout, momenti di preghiera, le Messe del nostro A.E., i lavori di squadriglia, i servizi vari. L’ambientazione scelta è stata quella della storia di Peter Pan. Di questo bambino o meglio personaggio letterario, che vola e si rifiuta di crescere, trascorrendo un'avventurosa infanzia senza fine sull'Isola che non c'è, abbiamo vissuto l’avventura della storia e dei diversi personaggi, ma non ci siamo rifiutati di crescere. I nostri capi ci hanno offerto stimoli e soprattutto la testimonianza personale per buttarci nella vita di squadriglia e dimostrazione dell’impegno è stata la consegna a fine campo di un numero incredibile di specialità che continuamente cadevano dalle mani di Sandro, il nostro super capo. Un bel campo per tutti anche per chi l’ha vissuto come ultimo, dovendo “passare” in occasione della festa dell’Addolorata, alla branca superiore, il fantomatico Noviziato.