Anche quest’anno si sono concluse felicemente le vacanze di Branco nell’ospitale Casa alpina della parrocchia di Sant’Ambrogio di Monfalcone a Ravascletto. Le vacanze di branco costituiscono l'attività più importante di un branco e sono lo spazio prezioso e vissuto interamente, cioè ventiquattro ore su ventiquattro per una verifica conclusiva delle attività svolte nel corso dell’anno dove ogni lupetto e lupetta ha le maggiori opportunità di crescita e quindi di conquistare premi e traguardi relativi alla propria progressione personale. Come dev’essere, a gruppetti e a rotazione tutti hanno avuto l’occasione di collaborare al buon andamento della vita da campo con vari servizi, è infatti un’esperienza che comincia ad educarti anche a servire gli altri. Nel corso delle giornate si è sviluppata la catechesi insieme all’attività dell’ambientazione fantastica, quest’anno i vichinghi, e quella specificatamente scout. La presenza di tanti bambini nuovi, con un breve percorso scout ha comportato una maggior pazienza da parte dei vecchi lupi, ma la realtà del facile scambio verificatasi negli ultimi vent’anni nell’AGESCI in Italia, ingressi e uscite per intenderci, ha reso più difficile realizzare quello che è il fine principale, la progressione personale fondata sulla relazione educativa intercorrente fra il capo e il bambino. E’ infatti dal loro rapporto positivo che parte qualsiasi riflessione sia di tipo pedagogico, che metodologico, che altro. Importante al campo è stata anche la presenza di Felice Maricchio, lo chef apprezzato, che ha sfamato con arte il branco. Così un lupetto ha “visto” quelle giornate in una lettera inviata a Baloo. “Caro Baloo, ti volevo raccontare della bellissima settimana trascorsa a Ravascletto con i miei amici lupetti del branco di Gradisca 1. Il primo giorno abbiamo fatto le squadre e ci siamo scelti il nostro nome vichingo, visto che il campo aveva per ambientazione questo periodo, e abbiamo costruito la nostra ascia. Il giorno seguente abbiamo fatto l’elmo, altri giochi e alla sera il fiore rosso attorno al quale ci siamo raccontati tante barzellette. Martedì e’ stata la giornata dedicata al conseguimento delle specialità. Mercoledì siamo andati in gita sulla cima dello Zoncolan. Il giorno dopo, poiché pioveva, abbiamo fatto le miniature con l’iniziale del nostro nome. Un altro giorno abbiamo inciso su un foglio di rame i personaggi della giungla. L’ultima sera abbiamo fatto il fiore rosso con i lupetti del branco di Ronchi che abitavano vicino a noi ed abbiamo anche assegnato i premi che andavano alla miglior squadra, al miglior lupetto e le specialità. Quando la domenica dopo sono arrivati i genitori, i cuccioli dopo la S. Messa hanno fatto la promessa e dopo il pranzo tutti quanti abbiamo presentato una scenetta sulla Divina Commedia che devo dire è riuscita veramente bene. E’ stata una stupenda esperienza, mi sono divertito molto perché ci sono state proposte varie attività sempre diverse dai Capi nello spirito Scout, ma alla fine delle Vacanze di Branco ero stanco morto.
L’ultimo giorno del campo, noi genitori siamo arrivati a Ravascletto portandoci direttamente alla chiesa Parrocchiale per assistere alla S. Messa officiata da don Mirko, cappellano di Ronchi ed assistente spirituale degli scout di Ronchi.
Siamo stati toccati dall’omelia con forti richiami alla coerenza nella fede, ma in particolare è stato bello vivere l’esperienza di comunione tra due gruppi di scout di due realtà diverse che hanno trasmesso anche alla comunità di Ravascletto ed ai villeggianti presenti la freschezza della loro presenza e la loro testimonianza di un cammino di formazione e di fede. Alla fine della S. Messa compiacimento è stato espresso da don Mirko per la partecipazione corale e convinta ai canti proposti da parte di tutti i ragazzi presenti, anche a lui vada il nostro sincero ringraziamento. R.N.