Si è ripetuta anche quest’anno la festa di sant’Anna a Villa Artelli, la piccola cappella, sempre ben curata dai proprietari, i signori Bressan, non ha potuto contenere i tanti fedeli accorsi per un appuntamento che fa parte della tradizione. Nel corso della Messa celebrata dal parroco, è stato richiamato il valore, particolarmente oggi, della presenza dei nonni chiamati ad assumersi il compito della trasmissione della fede, aspetto educativo in cui la famiglia è latitante. Don Maurizio ha detto che la dimensione familiare ed affettiva della fede è fondamentale e nulla può rimpiazzarla, in quanto la famiglia è il luogo privilegiato dell’esperienza dell’amore, nonché l’ambiente educativo per eccellenza e, se questo oggi per tanti motivi manca, ecco la presenza e l’azione preziosa dei nonni. Lo stesso Gesù sarà stato segnato, nella prima infanzia, da parole e gesti dei suoi nonni, non a caso essi portano dei nomi significativi. Gioacchino significa “Dio concede” e Anna significa “grazia”, sì ha concluso il celebrante, Dio ha concesso e concede la sua grazia, la sua forza, il suo amore, affinché anche questa presenza e questo compito educativo non venga meno.
Al termine della Messa evocando i lavori che si stanno attuando nella vicina Villa, il parroco si è augurato che possa realizzarsi anche la posa in opera nel campaniletto della chiesetta di una campanella per richiamare i fedeli. La tradizionale colazione offerta a tutti i presenti nel ben parco della Villa ha concluso la fresca mattinata.
A.T.