Il restauro è durato poco più di un anno ed ha restituito leggibilità agli affreschi commissionati nel 1031 dal patriarca Poppone.
I restaurati affreschi dell'abside della basilica di Aquileia (Udine) hanno fatto riemergere il giardino del Paradiso punteggiato di fiori bianchi, colombe, piume di pavone e ritratti ripresi dai mosaici paleocristiani e scritte inedite.
Nella parte superiore dell’affresco trionfa la figura della Madonna con il Bambino, dipinta entro una mandorla absidale deformata. Ai quattro vertici della mandorla sono raffigurati i simboli degli evangelisti (Angelo/Matteo, Aquila/Giovanni, Leone alato/Marco, Toro/Luca). Alla sinistra della Mater Dei (Thèotokos, Madre di Dio) sono raffigurati i santi della storia cristiana di Aquileia: a sinistra Marco, Ilario e Taziano e a destra Ermagora, Fortunato ed Eufemia.
Le figure intercalate ai Santi sono le figure storiche che hanno promosso e finanziato la realizzazione della basilica. A cominciare dal Patriarca Poppone che reca in mano il modello della basilica. Gli altri personaggi sono quelli della famiglia imperiale, protettrice di Poppone: l’imperatore Corrado II e la moglie Gisella con il figlio.
Tutti protendono il braccio verso la Madonna, in segno di omaggio. Questa fascia del semicatino, risulta essere la parte storicamente più importante, quella cioè in cui “si somma la storia della Chiesa con la storia dell’Impero” (Tavano).