A Gradisca nell'omonimo Borgo di Santa Maria Maddalena, si trovano molto vicine due ancone costruite nel corso dei secoli in onore della Santa. La prima, che è la più grande, è un edificio rettangolare sulle cui origini si conosce poco, ma una nota delle Cronache parrocchiali rivela che nel 1740 apparteneva alla famiglia de Fin. Presso la cappella si svolgevano funzioni religiose, specialmente in occasione della ricorrenza di Santa Maria Maddalena e benché fosse stata sotto la giurisdizione di Farra, i riti venivano celebrati anche dal clero gradiscano. La cappella fu notevolmente danneggiata durante la Grande Guerra e le ferite furono rimarginate nel secondo dopoguerra. La seconda è una vera e propria ancona, dedicata sempre alla santa raffigurata in una scultura che ne occupa tutto lo spazio con sul basamento l’iscrizione1872. Segni religiosi, che così marcatamente caratterizzano la località gradiscano, sempre curati dalle famiglie che vi abitano, vedranno anche quest’anno riunirsi la gente del borgo e non solo per la celebrazione della Santa Messa votiva. Accanto alla Vergine Maria, Maria Maddalena fu tra le donne che collaborarono all’apostolato di Gesù e lo seguirono fino alla croce e al sepolcro. Secondo la testimonianza dei vangeli, ebbe il privilegio della prima apparizione di Gesù risorto e dallo stesso Signore ricevette l’incarico dell’annunzio pasquale ai fratelli, tanto da esser chiamata apostola degli apostoli.
L’appuntamento liturgico è per giovedì 22 luglio alle ore 19,00; al termine del rito seguirà un momento di festa e di fraternità offerto dagli abitanti del luogo.