Nonostante la grande calura che le stime regionali avevano stimato, proprio nella giornata di mercoledì, come la più bollente della Regione (40 gradi), una quindicina di fedeli sono accorsi alla capellina di Santa Maria Maddalena, sita nel medesimo Borgo gradiscano, per la celebrazione della S. Messa in onore della Santa. Don Giulio all'omelia ha tratteggiato la figura di Maria Maddalena, una santa che racchiude in sé tre figure evangeliche: la peccatrice perdonata, Maria di Magdala e la sorella di Lazzaro. Soffermandosi sul suo incontro con il Sepolcro vuoto dove risuona la domanda di Gesù "Donna, perché piangi? Chi cerchi?" E' una domanda rivolta anche a ciascuno di noi, ha continuato il celebrante, chi cerchiamo veramente nella nostra vita, il Signore o dei surrogati? E poi l'evangelista sottolinea il fatto che ella si voltò una seconda volta quando si sentì chiamata per nome, l'esperienza-chiamata personale di Gesù comporta un "voltarsi" cioè la conversione a Lui e di conseguenza il riconoscimento, "Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!»" Questa conversione è l'atteggiamento che dev'essere sempre presente nella nostra vita e che l’esistenza della Maddalena come ci è stata trasmessa dalla tradizione ci testimonia. Ma Maria è anche simbolo della misericordia e del perdono ricevuto, ella continua a ricordarci la misura senza misura dell'amore infinito di Dio. Lei che ha sperimentato il perdono senza condizioni, prima testimone del risorto, ancora ci invita a diventare discepoli della compassione.