L'augurio vivissimo a tutte le donne che visitano questo sito nella loro festa annuale, ma basta ricordarsi una volta l'anno delle donne? Una volta l'anno delle mamme? Certamente no, la donna sostiene il mondo e la Chiesa come nessun altro. E la donna purtroppo nello stesso tempo paga le innumerevoli ingiustizie che si consumano nel mondo, con il disprezzo, la violenza, l'insignificanza, la morte.
Ma ci ricorda Papa Francesco, "…le donne hanno un ruolo fondamentale nel trasmettere la fede e costituiscono una forza quotidiana in una società che la porti avanti e la rinnovi. Non riduciamo l’impegno delle donne nella Chiesa, bensì promuoviamo il loro ruolo attivo nella comunità ecclesiale. Se la Chiesa perde le donne, nella sua dimensione totale e reale, la Chiesa rischia la sterilità”. A una domanda fatta al Papa, "Santo Padre, Lei ha detto che la Chiesa senza la donna perde fecondità. Quali misure concrete prenderà?"
Papa Francesco ha risposto: "Una Chiesa senza le donne è come il Collegio Apostolico senza Maria. Il ruolo della donna nella Chiesa non è soltanto la maternità, la mamma di famiglia, ma è più forte: è proprio l’icona della Vergine, della Madonna; quella che aiuta a crescere la Chiesa! Ma pensate che la Madonna è più importante degli Apostoli! E’ più importante! La Chiesa è femminile: è Chiesa, è sposa, è madre. Ma la donna, nella Chiesa, non solo deve finire come mamma, come lavoratrice, limitata … No! E’ un’altra cosa!
Ma i Papi… Paolo VI ha scritto una cosa bellissima sulle donne, ma credo che si debba andare più avanti nell’esplicitazione di questo ruolo e carisma della donna. Non si può capire una Chiesa senza donne, ma donne attive nella Chiesa, con il loro profilo, che portano avanti. Io penso un esempio che non ha niente a che vedere con la Chiesa, ma è un esempio storico: in America Latina, il Paraguay. Per me, la donna del Paraguay è la donna più gloriosa dell’America Latina. Sono rimaste, dopo la guerra, otto donne per ogni uomo, e queste donne hanno fatto una scelta un po’ difficile: la scelta di avere figli per salvare: la Patria, la cultura, la fede e la lingua. Nella Chiesa, si deve pensare alla donna in questa prospettiva: di scelte rischiose, ma come donne. Questo si deve esplicitare meglio. Credo che noi non abbiamo fatto ancora una profonda teologia della donna, nella Chiesa. Soltanto può fare questo, può fare quello, adesso fa la chierichetta, adesso legge la Lettura, è la presidentessa della Caritas … Ma, c’è di più! Bisogna fare una profonda teologia della donna. Questo è quello che penso io".
Non una porta, ma un portone spalancato che aspetta il coraggio della profezia dell’intera Chiesa.