Vivere la Quaresima pensando ad amici lontani, è stata la prima tappa vissuta dai bambini di Gradisca e quei bambini lontani non potevano essere che quelli della Parrocchia di San Gerlando di Lampedusa che vivono lo stesso cammino verso la Messa di Prima Comunione. I catechisti hanno proposto ai bambini la costruzione finale di un cuore ciascuno, attraverso dei pezzi di puzzle da “conquistare” settimana dopo settimana per realizzare le parole guida, quella di Gioele: “Ritornate a me con tutto il cuore”, e quella di Ezechiele ,”Vi darò un cuore nuovo”.
La Quaresima ha detto infatti il parroco intervenuto brevemente all’incontro è questione di cuore, di amore, di fraternità verso i vicini e i lontani, come ci richiama papa Francesco.
Oggi i lontani, ma che sentiamo vicini, per noi sono i bambini, i coetanei di Lampedusa. Così i bambini hanno scritto una lettera sulle loro attività, hanno realizzato alcuni disegni e il tutto è stato inviato nell’isola del Mediterraneo.
Anche questo in fondo è un modo per custodire, alimentare e promuovere la memoria di Gesù Cristo, vero atto di ogni catechesi ed evangelizzazione, attraverso la vita, la passione le speranze di tanti fratelli.