“Coassini suonava benissimo il violino”. Egli aveva “un grande amore ed un’intelligenza non comune per le opere musicali ed il loro valore”.
Queste note estratte dal Libro “Giovanni Battista Coassini – Sacerdote del Collegio Germanico Ungarico”, la cui biografia è stata presentata nello scorso autunno a Gradisca in occasione dell’inaugurazione del rinato Oratorio Coassini, mettono in luce la sensibilità musicale del giovane sacerdote gradiscano. E, in onore a don Giovanni Battista Coassini - che nel testamento dispose di lasciare in eredità alla Parrocchia di Gradisca lo storico Palazzo appartenuto alla sua famiglia con l’annessa chiesa dell’Addolorata -, verrà presentato a Gradisca l’oratorio in due parti “La Risurrezione di Cristo” di Lorenzo Perosi.
Nel 1898 monsignor Perosi (1872 – 1956), autore di musica sacra, ottenne da Papa Leone XIII il titolo di “Direttore Perpetuo della cappella Sistina”, ruolo che ricoprì fino alla morte e Giovanni Battista Coassini (1887 – 1912) fece parte del gruppo di alunni del Collegio Germanico di Roma, che, sotto la direzione di Mons. Perosi, cantava nella Cappella Sistina.
L’omaggio a Coassini con “La Risurrezione di Cristo”, eseguita per la prima volta il 13 dicembre 1898 al cospetto di cardinali, diplomatici e artisti, è il giusto riconoscimento che Gradisca fa ad un suo illustre concittadino. Degna cornice dell’esecuzione, che avrà luogo sabato 9 maggio alle ore 21.00, saranno i nuovi spazi del rinato Teatro comunale di Gradisca d'Isonzo, da poco inaugurato.
L’oratorio si compone di due parti: “Dalla Morte al Sepolcro” nella tonalità di Re minore, e “La Resurrezione”, in Fa maggiore. Il Maestro ha collegato alcuni versetti del Vangelo di S. Matteo e di S. Giovanni con altri elementi tratti dalla liturgia cattolica e ha sviluppato ampiamente il dialogo dei personaggi (Cristo, Maria Maddalena, l’altra Maria, i due angeli, Pilato, lo Storico, il Coro. La vicenda è commentata puntualmente dallo Storico, che si esprime talvolta in un vero e proprio cantabile. Il Coro ha un ruolo preponderante nella struttura dell’oratorio e rivela sonorità armoniche più che polifoniche. Nella partitura musicale sono riconoscibili elementi di canto gregoriano (Coro degli angeli e dei cherubini) e anche potenti echi wagneriani (Coro degli apostoli e Alleluja finale).
Il ruolo dello storico sarà affidato al tenore Federico Lepre, mentre il baritono Nicolò Ceriani ricoprirà i ruoli di Cristo e Pilato. Al soprano Diana Mian spetterà il compito di interpretare Maria Maddalena e al contralto Anna Mindotti quello di Maria. I due angeli assumeranno le voci dei soprani Anna Crovi e Mercedes Sangoi. Infine a Cori riuniti si esibiranno i Cori dell’Associazione Culturale e Musicale Tourdion” di Cavalicco (UD) e quello della Società Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Ronchi dei Legionari (GO). L'esecuzione sarà diretta dal maestro Andrea Toffolini; all'organo Carlo Rizzi.
O.F.