Grande festa anche a Gradisca d’Isonzo, con la partecipazione di autorità, del sindaco e delle Acli, per la Giornata del Ringraziamento.
La celebrazione parrocchiale ha avuto luogo nella chiesa di San Valeriano, dove il parroco nell’omelia ha evidenziato, commentando il messaggio della CEI che di fronte alla mancanza concreta di lavoro ormai per un numero impressionante di persone, tra le quali tantissimi giovani da far pensare ormai a una generazione senza lavoro, San Martino nel suo gesto del taglio del mantello, del gesto del condividere, insegna a tutti a vivere la vita come un dono, facendo sgorgare la speranza laddove la speranza sembra non esserci. Fondamentale resta dunque per ciascuno di noi, ha ripetuto il celebrante, quel gesto di Martino: condividere quello che abbiamo, spartirlo fraternamente, poiché la fraternità è il fondamento e la via per la pace. Richiamandosi a una lettera inviata dalla Moldavia da Suor Rosetta don Maurizio ha ricordato che ciò che importa è dare con il cuore, dare accompagnando da una motivazione d’amore, includere l’altro, oggi il popolo filippino, con un gesto di cristiana solidarietà.
Il tradizionale gesto della presentazione dei doni, arricchiti dai cesti del mondo agricolo, ha caratterizzato l’Eucaristia.
Al termine della Messa sul piazzale antistante la chiesa si è svolta la benedizione delle macchine agricole, ormai non molte a Gradisca, con la nota dolente che non si sono viste invece quelle dei diversi servizi sociali e civili che pur operano per il bene della collettività. Analogo rito si è svolto anche in duomo, ma solo per il suo aspetto catechistico, affinché “passi” anche ai bambini, giovani e ragazzi il messaggio della riconoscenza e del rispetto del creato. Si è pregato infatti anche per le famiglie del Sud dell’Italia, avvelenate dal non rispetto per l’ambiente, per quei veleni che hanno rovinato terre fertili e ipotecato la salute e il futuro di migliaia di famiglie.