Questo sito fa uso di cookie tecnici e di cookie di terze parti legati alla presenza dei plugin di social media (Facebook, Twitter, Youtube) e NON utilizza cookie di profilazione. Per maggiori dettagli leggi l'informativa estesa facendo clic sul link seguente: Cookie Policy. Continuando la navigazione si acconsente all'utilizzo dei cookie. Per chiudere questo pannello fai clic sul pulsante di chiusura.
Questo sito fa uso di cookie tecnici e di cookie di terze parti legati alla presenza dei plugin di social media (Facebook, Twitter, Youtube) e NON utilizza cookie di profilazione. Per maggiori dettagli leggi l'informativa estesa facendo clic sul link seguente: Cookie Policy. Continuando la navigazione si acconsente all'utilizzo dei cookie. Per chiudere questo pannello fai clic sul pulsante di chiusura.
Stiamo andando verso la conclusione dell’anno liturgico e stiamo per salutare, per così dire, l’evangelista Matteo, il pubblicano diventato discepolo del Regno, e per incontrare Marco, discepolo di Pietro e iniziare il percorso di avvento, già il 30 novembre! Ma, prima di lasciarci, l’evangelista ci consegna la bella parabola dei talenti che è un invito a non disperdere i doni ricevuti, a trafficarli a condividerli a metterli nella logica del dono della carità perché non sappiamo quando il Signore ce li chiederà… Il Vangelo (abbiamo sentito) dice che dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. D’altra parte questi talenti sono un dono immenso per la nostra vita, potremo dire la vita stessa con i suoi doni. Ma specificatamente per l’evangelista sono i doni che Gesù fa alla comunità cristiana: la Parola, i sacramenti, la Chiesa come comunità. Doni preziosi che ci hanno cambiato la vita e che siamo chiamati a far fruttare, non a lasciare irrancidire. Oggi si vedono tante persone che fanno come il terzo servo, nascondono, seppelliscono, dimenticano il talento ricevuto … Vangelo, comunità, sacramenti vengono dimenticati o se celebrati, poco vissuti … Ma quello che è il talento più prezioso, il dono ineguagliabile che rischiamo di gettare via è Dio stesso! Perché? Perché lo immaginiamo come un nostro concorrente, concorrente della nostra felicità … Papa Francesco in una sua catechesi invece ci ha detto che “Dio è il garante, non il concorrente, della nostra felicità” e proprio nel tempo della crisi, questo nostro tempo, non difendiamoci, non sotterriamo i nostri talenti, questo è il tempo dell'azione, in cui mettere a frutto i doni di Dio non per noi stessi ma per Lui, per la Chiesa e per gli altri, in cui cercare sempre di far crescere il bene nel mondo. Ritornando al servo che nascose il talento, noi vediamo che lui ha una falsa immagine di Dio, lo vede come un mostro a cui non dare fiducia, come un giudice severo che mi controlla e mi fa tribolare. E allora il Vangelo ci dice che una fede così, una fede fondata sulla paura non da nessun frutto. Ecco oggi siamo invitati nella nostra vita di fede ad essere operosi come una donna di casa, come le mamme, come le spose … che bella questa pagine di (duemilatrecento anni fa!) che chiede agli altri della famiglia, marito, figli, di riconoscere il dono che hanno in casa … e allora vegliamo, non lasciamoci addormentare dalle mode di questo mondo, ce lo dice San Paolo “Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri”, perché nell'attesa del ritorno del Signore corriamo il rischio di stancarci, di tenere basso il profilo, di attendere senza operare, di lasciarci portare dagli altri, quasi di subire gli avvenimenti, gli inviti, le feste dell’anno liturgico …. Siamo invece invitati a riconoscere Gesù che passa e ci chiama, ci invita anche tramite questa Parola, un avvenimento, se volete anche questa predica, oppure chi ha bisogno di un gesto di amore e di compassione … e lo ricorderà il Vangelo di domenica prossima … proprio nel rispondere prontamente alle richieste di amore a non tanto nel dare doni, ma nel farci dono, che sta la salvezza …, quella beatitudine che ascolteremo, venire benedetti del Padre mio. don Maurizio
Per inserire un commento è necessario eseguire il login.
Giovedì 25 aprile 2024 SAN MARCO, EVANGELISTA - FESTA
09:30 Cimitero benedizione monumento ai Caduti per la Liberazione 09:45 S. Messa a S. Valeriano 20:10 Adorazione Eucaristica a S. Valeriano
DOMENICA 28 aprile 2024 V DOMENICA DI PASQUA - ANNO B
08:30 S. Messa a S. Spirito + [Eduardo, Maria, Gianni] 09:45 S. Messa a S. Valeriano + [Valerio, Liliana, Bruno, Caterina, Anna, Ruggero, Pinuccia, Battista] 11:00 S. Messa a Farra 11:00 S. Spirito CRESIMA 18:30 S. Messa in Duomo
NORME A TUTELA DEI MINORI - Tutti i collaboratori del Sito parrocchiale che inviano immagini fotografiche e/o filmati, in particolare nel caso di riprese di minori, sono tenuti a richiedere e detenere le necessarie autorizzazioni previste per legge.
Chiunque fosse contrario alla pubblicazione di immagini e/o filmati presenti sul sito, potrà segnalarlo in modo da consentirci di procedere ad una rapida eliminazione.