«Mi attendo molto dalla vostra parrocchia di Gradisca d’Isonzo».
Con queste parole il nuovo arcivescovo di Gorizia, mons. Carlo Maria Redaelli, ha suggellato il suo primo incontro con la comunità cristiana della cittadina isontina.
L’occasione è venuta dalle celebrazioni per il centenario della pia morte di don Giovanni Battista Coassini, il giovane sacerdote-benefattore della Fortezza scomparso prematuramente nel 1912, a soli 25 anni, in odore di santità. Don Coassini aveva prestato la sua opera educativa al servizio dei poveri e dell’infanzia sofferente anche a Roma, dove è tuttora sepolto. Assieme alla sua famiglia don Coassini donò alla citta gli spazi dell’attuale oratorio ma anche la chiesa dell’Addolorata.
Affollata la partecipazione alla solenne messa presieduta dall’arcivescovo in Duomo. “Vi confido di aspettarmi molto dalla vostra comunità – ha affermato il presule -. Avete la grazia di avere dato i natali a una figura che è un grande esempio di fede. Come i Santi, anche don Coassini è stato un riuscito ritratto di Gesù su questa terra: ma tutti siamo chiamati alla santità, a portare il nostro colpo di pennello in quello splendido quadro che è la vita di fede. Tenere viva la memoria di don Giovanni è un dovere”. Al termine della Messa l'arcivescovo ha incontrato personalmente all’oratorio “Coassini” tutti i gruppi e le associazioni che formano la parte viva della parrocchia.
Molto toccante e significativo il momento in cui una bimba, in rappresentanza del gruppo di infanti che si preparano alla Prima comunione, ha dato il benvenuto a mons. Redaelli invitandolo nella sala di catechesi "Giovanni Paolo II"  al passaggio attraverso una piccola porticina di cartone rappresentante la porta  della Basilica della Natività a Betlemme. "E' la porta della fede" ha spiegato la bimba. Il presule si è volentieri prestato al gioco piegandosi per varcare la minuscola soglia e interloquire con i bambini e i loro catechisti prima di incontrare cresimandi, Azione cattolica e gli scout che donandogli il fazzolettone del Gradisca 1° lo hanno inserito idealmente tra i membri del Gruppo AGESCI. Al termine il persule nella Cappella dedicata a don Coassini ha recitato la preghiera davanti al grande crocefisso e a tutti i presenti.
Luigi Murciano