Grande partecipazione in Duomo per la festa del papà, un momento particolare di preghiera e di attenzione ad una vocazione entrata in una profonda crisi con la complicanza della fragilità della coppia e della famiglia, che segna inevitabilmente anche i rispettivi ruoli.
L’intervento omiletico è stato ceduto dal parroco al diacono Renato, proprio perché papà, il quale, sedutosi sui gradini davanti all’altare, ha chiamato a sé tutti i bambini presenti, per coinvolgerli in un “dialogo ad alta voce” sulla figura del papà in parallelismo con la figura di Dio Padre.
Più volte don Renato ha chiamato in causa la figura di San Giuseppe che pur non essendo padre di Gesù “nella carne”, è stato pienamente padre perché nel segno dell’umiltà e del nascondimento ha saputo portare a compimento la propria missione, porsi interamente a disposizione del progetto di Dio, realizzando così se stesso e giungendo alla piena libertà. Giuseppe è un vero testimone della verità dell’uomo, poiché ci insegna che cosa significa essere liberi. Ma ancor più Gesù ci insegna cosa significhi essere figli e, per mezzo del suo amore e della sua obbedienza, ci svela la paternità di Dio.
Forse la crisi della paternità del nostro tempo, sopra accennata, non è solo crisi di autorità, e in questi giorni vediamo fino dove arriva questa crisi, anche nella stessa comunità ecclesiale, ma soprattutto crisi del «senso del limite»: il sogno di onnipotenza dell’uomo contemporaneo mal sopporta l’idea di un padre che ricorda la finitezza di ciascuno”, il bisogno anche di una serie di regole, come la liturgia del giorno le proponeva nella pagina dell’esodo e in particolare del Decalogo.
Ma ancor più mal sopporta un amore evangelico non rivolto verso se stessi, ma verso gli altri, e senza misura, portando, come insegna Gesù la croce.
Al termine della liturgia, i bambini hanno ricevuto dalle mani del parroco un prezioso cartoncino con l’immagine di San Giuseppe, un mosaico che Padre Marco Ivan Rupnik ha realizzato a Mossa, unitamente alla preghiera del papà composta per l’occasione.
E’ stato per i tantissimi papà presenti un dono gradito, ma anche la liturgia un’occasione preziosa per rifocalizzare il loro prezioso esserci, nel cammino educativo e catechistico dei figli.
A.T.