Pomeriggio e serata indimenticabili, quelli che hanno visto confluire in duomo tantissimi fedeli per venerare le Reliquie di Santa Bernadette, ma soprattutto per cogliere il suo messaggio di vita illustrato e approfondito nelle diverse omelie a tutte le celebrazioni. I fedeli hanno così potuto rivivere i segni tradizionali espressivi della spiritualità di Lourdes, l’acqua segnandosi alla fontanella posta accanto all’ambone e portando a casa le boccette preparate, il segno della Luce con l’accensione dei ceri bianchi, moltissimi si sono accostati al sacramento della Penitenza grazie alla disponibilità, con continuità durante tutto il pomeriggio, di alcuni sacerdoti del decanato e dei frati Cappuccini del Convento di san Francesco di Gorizia.
Bernadette è entrata alle 15 in punto da una porta secondaria del Duomo, secondo lo stile della sua umiltà e riservatezza, è stata posta al centro di una raggiera che recava una sua bellissima icona, donata alla Parrocchia per l’occasione, e inondata di ciclamini. Così nel corso delle diverse celebrazioni, si sono risentite le sue parole, i fatti storici delle apparizioni, una testimonianza di fede disarmante, che verrà da tanti approfondita attraverso i testi che erano disponibili in chiesa e che molti hanno voluto portare con sé. Non si può entrare nel messaggio e nella spiritualità di Lourdes, ha detto il parroco, se non si passa attraverso lo spirito di Bernadette, come non si arriva a Gesù, al mistero del Dio fatto uomo se non si passa attraverso Maria, se non ci si stupisce della sua fede, se non la si accoglie come Giovanni che “prese Maria con sé, l'accolse tra le realtà più preziose”. Nel corso della giornata sono risuonati i canti più belli di Lourdes, il gruppo giovanile degli scampanotadors hanno segnato la presenza in Duomo di Bernadette con il loro festoso scampanio, tra cui l’Ave Maria. I bambini della Prima Comunione hanno anch’essi vissuto con semplicità ma forte partecipazione emotiva questo dono, esprimendo meglio di tutti, con le loro intenzioni di preghiera, i loro sentimenti e pensieri. A tarda sera erano pochi in chiesa per il canto solenne del vespro, ma ha detto don Maurizio, siamo i privilegiati, un po’ come alla Grotta l’esperienza più bella è essere in pochi o addirittura soli. Alla fine prima del trasporto a Cervignano una breve liturgia con i ragazzi della Cresima, solo essi hanno avuto il dono tra tutti i fedeli del piovoso venerdì, di sfiorare, quasi accarezzare il Reliquiario e lo hanno fatto in modo consapevole e molto attento. La Grotta di Massabielle, posto malfamato e isolato difficilmente raggiungibile perché ai piedi di uno strapiombo, lambita dall’impetuoso canale del mulino di Savy e pericolosamente vicina al fiume Gave, fu raggiunta con determinazione dalla veggente e in verità ci ha raggiunti tutti anche nel Duomo gradiscano, ha inondato di luce tanti cuori e ci ha fatto riscoprire secondo le parole di Benedetto XVI “la gioia della fede”. Senza alcun miracolismo naturalmente, tutto viene lasciato alla nostra libertà, alla nostra adesione, anche a Bernadette la Vergine le parlerà solo alla terza apparizione nel dialetto della Bigorre, l’unica lingua che Bernadette conosceva. Ecco il Signore, Maria oggi sono quasi “costretti” a parlare anche a noi in una lingua strana, nella confusione linguistico-esistenziale che condividiamo con questo nostro tempo, eppure ci parlano direttamente al cuore e con tanto rispetto perché siamo figli, come ebbe a dire nelle sue testimonianze la Santa di Lourdes: “Mi guardava come una persona che parla ad un’altra persona”. I gesti di Bernadette poi, apparentemente incomprensibili, sono veramente profetici, un po’ come è chiamata ad essere la nostra vita di fede.
Alla fine alcuni scout con il parroco hanno accompagnato la Reliquia di Santa Bernadette nel Duomo di Cervignano del Friuli dove é stata accolta da un nutrito numero di fedeli e dove tutti abbiamo vissuto una veglia di preghiera con i segni di Bernadette, veglia semplice, ma bellissima e preziosa, ricca di canti, di riflessioni e di immagini, un ultimo dono che ha fatto solo ad alcuni gradiscani....
A.T.