Serata bella quella del patrono San Valeriano durante la quale, con il suo intervento omiletico, l’Arcivescovo emerito monsignor De Antoni, ha fatto memoria ai presenti della bellezza del Concilio Vaticano 2°. Proprio partendo da una rivisitazione storica del tempo di San Valeriano, che convocò il concilio di Aquileia del 381 per restaurare la dottrina cattolica contro l’arianesimo.Il Vescovo, spiegando ai cresimandi il significato di Concilio, di eresia e di Chiesa, ha aperto come una finestra sulla bellezza dell’ultimo Concilio, sulla preziosità di riscoprirlo, specialmente nei suoi documenti e messaggi che stasera, ha detto il presule, ci permettono di “vivere” in modo partecipato questa liturgia. Più volte è stata evocata la santa figura del Papa Buono, Giovanni XXIII, che ha certamente toccato il cuore a coloro che per età lo hanno conosciuto. Dopo l’omelia ha avuto luogo la presentazione dei cresimandi del primo anno e in un dialogo col vescovo è intervenuto, a nome di tutti gli amici, un ragazzo, una catechista e un genitore. Alla concelebrazione hanno partecipato i parroci del decanato di Gradisca e anche don Davide Ozbot con i suoi 93 anni, al quale l’assemblea ha riservato alla fine un caloroso applauso. E’ stato poi consegnato il premio “San Valeriano” quest’anno riservato al coro della parrocchia per i suoi vent’anni di fedeltà al servizio liturgico festivo alla chiesa del Borgo Basiol e alla fine la comunità ha voluto donare un presente, un prezioso libro sulla Cappella Sistina, anche all’arcivescovo Dino che si è complimentato per la bella presenza alla Messa di tanti ragazzi cresimandi, per i quali ha avuto espressioni particolari di incitamento e di impegno nella fede.