Da venerdì 30 novembre, ogni sera in Duomo alle ore 18.00: S. Messa con la Novena, preceduta alle 17.30 dal S. Rosario
“Beata colei che ha creduto”
La prima Beatitudine che troviamo nel Vangelo é quella fatta dalle parole di Elisabetta nell’accogliere Maria: “Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto” (Lc 1,45).
Ed é la beatitudine della fede, la prima da ricercare, chiedere nella pregheira e coltivare nel cuore e nella vita. Papa Benedetto XVI ripete senza stancarsi che la crisi più grave che viviamo oggi è quella della fede.
E’ la mancanza di fede che porta alla desertificazione delle nostre esistenze, delle nostre relazioni e della nostra cultura. Ed é questo il filo conduttore dell'Anno della Fede che ritroviamo nella Lettera Apostolica “Porta Fidei”. "Priorità assoluta per noi è ritrovare il Signore della vita e dell’amore: occorre ripartire dalla fede in Dio, come Maria, come Abramo, come Francesco di Assisi.
Se vogliamo veramente imparare a credere occorre guadare a Maria, il paradigma e il modello della fede cristiana. Maria possa diventare per ciascuno di noi la nostalgia di un modo di essere e nello stesso tempo la misura alta di una vita che si dono."
“O Maria, donna beata perché hai creduto, insegnaci a credere e ad amare come te; raccontaci in questa novena il tuo cammino di fede per seguire Gesù con radicalità e totalità”.
La vera grandezza di Maria consiste nella sua conformità alla volontà salvifica di Dio.
Rispondendo alla nostra vocazione noi aderiamo alla volontà del Padre, che è volontà di perdono, di misericordia e di salvezza, e prendiamo il nostro posto nel suo piano di salvezza.
DAGLI SCRITTI DI SAN MASSIMILIANO KOLBE
L'Immacolata non ebbe mai nessuna macchia di peccato, il che vuol dire che il suo amore fu sempre totale, senza alcun difetto. Amò Dio con tutto il proprio essere e l'amore la unì con Dio in modo così perfetto fin dal primo istante di vita, che nel giorno dell'annunciazione l'angelo poté rivolgersi a Lei dicendo: «Piena di grazia, il Signore è con te» (Lc 1,28). Ella è dunque, creatura di Dio, proprietà di Dio, somiglianza di Dio, immagine di Dio, figlia di Dio, nel modo più perfetto possibile ad un essere meramente umano.
Ella è strumento di Dio. Con piena consapevolezza si lascia volontariamente condurre da Dio, si conforma alla sua volontà, desidera solo ciò che Egli vuole, opera secondo la sua volontà e ciò nel modo più perfetto possibile, senza il minimo difetto, senza alcuna deviazione della propria volontà dalla volontà di Lui (SK1320).