Nell’Anno della Fede, sono state davvero provvidenziali le tre figure scelte dalla Caritas Diocesana per l’ormai tradizionale sussidio per i bambini.
Esso rappresenta un simpatico e utile strumento di preparazione per il Santo Natale. Un percorso che, raccontando di persone del nostro tempo, fa sentire ai bambini la santità come un qualcosa non di irraggiungibile e troppo “divino”, ma qualcosa comprensibile e alla loro portata.
Il modo di rappresentare la storia di questi personaggi, con fumetti e giochi, è sicuramente anche divertente oltre che educativo-istruttivo.
Un modo anche per coinvolgere le famiglie nella lettura assieme ai figli, per far comprendere a tutti il significato e l’importanza di alcuni doni che abbiamo e di cui non sapevamo nemmeno la provenienza.
Ad esempio, “il Coassini” che per la maggior parte della gente di Gradisca è un nome comune e sinonimo di “Oratorio”, solo da pochi anni ne abbiamo scoperta l’immensa importanza e l’abbiamo associato alla figura di don Coassini.
Quest’anno anche i bambini di Gradisca lo potranno conoscere meglio e magari, assieme ai loro genitori riusciranno a dare un maggior senso anche alla loro partecipazione alle attività parrocchiali che trovano accoglienza e nutrimento nella grande casa del loro predecessore. Da queste figure emerge insomma una fede viva e con coloriture diverse.
Così il Beato Daniele d’Ungrispach con la sua dedizione ai poveri sull’esempio di San Francesco d’Assisi, Leda una giovane dalla fede trasparente, nutrita dall’Eucaristia che le darà forza nel campo di concentramento a tutte le sue compagne di sventura e la cui vita pesante e disumana a cui fu costretta la porterà alla morte.
La veste suggestiva a colori con i testi e le illustrazioni è opera di Paola Bertolini Grudina, la storia dei nostri amici parla veramente al cuore, abbisogna però non di una semplice lettura e lavoro di completamento dei giochi delle pagine, ma del “racconto” fatto dai catechisti ed educatori, facendo emergere nei bambini lo stupore per queste vite e suscitare la bellezza della vita vista come vocazione, laica, religiosa e anche sacerdotale.
L’educatore è chiamato a far scoprire in queste storie l’invito a domandarsi che cosa c’ entra Gesù con la vita di questi amici e poi a porre l’interrogativo ai bambini stessi, che cosa c’entra Gesù con me?
E così ritrovare insieme la sua presenza, la compagnia di un Amico che cammina con noi, come ce lo ricorda il Natale, per farci sperimentare la sua gioia.
Il direttore della Caritas, don Paolo Zuttion, nella prima pagina della pubblicazione così saluta nel suo intervento i fruitori del sussidio. “Da alcuni anni vi proponiamo, cari bambini, alcuni personaggi della nostra diocesi, che sono già in Cielo e che quando erano qui con noi, hanno fatto tante cose buone per gli altri, da essere un esempio per tutti noi.
Avrete modo di scoprire, settimana dopo settimana, di questo tempo di Avvento e Natale 2012, le gesta dei tre protagonisti del libretto di quest’anno. Oltre a conoscere le loro suggestive storie, noi vi proponiamo, in qualche modo di imitarli, con delle piccole rinunce quotidiane a favore dei bambini soldato del Congo (Africa).
Da alcuni anni infatti, noi Caritas di Gorizia aiutiamo ragazzi come voi, che dopo essere stati rapiti, per essere dei combattenti, uccidendo e commettendo ogni sorta di violenza, hanno bisogno di essere aiutati a rientrare in famiglia, a riprendere la scuola, a giocare, a vivere come voi, vivere come tutti i bambini del mondo.
Questo cammino per uno che è stato bambino soldato è lungo ed ha bisogno dell’aiuto di altre persone che sappiano guidarli a ritrovare la propria infanzia che la guerra gli ha strappato.
Anche tu con i tuoi piccoli sacrifici potrai aiutare tanti bambini a ritrovare un sorriso, potrai adottare un amico a distanza, che forse non conoscerai mai personalmente, ma che ti avrà aiutato, come tu l’hai aiutato ad essere più buono.”
Sarà dunque questo un bel percorso di Avvento-Natale, un modo prezioso per far scoprire ai bambini come Dio si è incarnato in una vita normale, povera e semplice di un bambino di Nazareth e come è possibile seguire i suoi passi, il suo insegnamento, il suo Vangelo nella concretezza della vita, con generosità come i tre amici scelti quest’anno.
I catechisti di Gradisca