Una liturgia familiare a motivo della chiesa raccolta di San Martino del Carso, ma soprattutto per le parole semplici dell'Arcivescovo emerito mons. De Antoni, che presiedeva la concelebrazione patronale, ha fatto da cornice al commiato e ringraziamento, dopo tanti anni da parroco, di don Davide Ozbot, quale pastore di San Martino. Il rito é stato ben solennizzato dal canto del neo costituito e bravo coro giovanile di Poggio Terza Armata che ha cantato una bella Messa in latino.
L'omelia ha un po' ripercorso la lunga vita di don Davide su questo lembo sacro del Carso goriziano, la sua semplicità, il suo essere uomo tra gli uomini. Al termine della Messa é stata letta la lettera inviata dall'Arcivescovo Carlo Redaelli come ringraziamento a don Ozbot e come accoglienza ufficiale della sua rinuncia alla parrocchia.
Nello stesso tempo é stata ufficializzata la presenza per un aiuto pastorale del diacono Renato Nucera di Gradisca.
Don Davide ha ringraziato per il gesto, ha salutato ma ha detto che rimarrà, Dio piacendo, ancora in paese.
La cerimonia ha avuto poi un epilogo nella festa che il piccolo paese aveva organizzato vicino al Museo nel centro civico con le tradizionali castagne e ribolla.