Grande partecipazione nel giorno in cui la comunità gradiscana ricorda la sua patrona, l’Addolorata Tra le Messe del mattino, il Duomo non ha potuto contenere la grande folla che ha accompagnato trentatré cresimandi all’incontro con lo Spirito Santo, sacramento partecipato ai ragazzi dall’Amministratore apostolico mons. De Antoni.
E al pomeriggio si è ancora ripetuta una larga partecipazione al pontificale presieduto dal Vescovo emerito di Trieste mons. Eugenio Ravignani che all’inizio della Messa si è così espresso:
“Celebro oggi con voi questa solenne liturgia in comunione con l’arcivescovo vostro Dino a cui mi lega una sincera amicizia e un vivo affetto. E’ stato un padre per voi tutti ed io l’ho avuto accanto come un fratello che mi è stato e mi sarà sempre caro. A lui dico grazie per avermi consentito di essere oggi tra voi mentre sono lieto di poter portare a voi il suo saluto affettuoso e paterno e benedicente”. Nella sua omelia il presule soffermandosi sul mistero di dolore di Maria, ha invitato a guarda tutti a Cristo, nostra unica salvezza. E citando la lettera agli Ebrei ha detto che è proprio questo “suo amore filiale che rende la sua preghiera esaudita: non già nel risparmiare a lui il calice amaro, ma nella fortezza che a lui viene data di compiere la volontà di colui che l’ha mandato. E da tutto quello che patì comprese quanto costasse l’obbedienza al disegno del Padre e perché obbedì, fino alla morte di croce, poté essere per noi causa di salvezza eterna”. Commentando il Vangelo ha infine citato la lettera enciclica Redemptoris Mater dicendo “Nelle parole con cui consegna Giovanni a Maria gli antichi Padri hanno visto l’affidare a Maria la Chiesa santa di ogni tempo; in quelle con cui a Giovanni affida la cura di lei, immagine vera della Chiesa, l’affidare all’apostolo l’intera comunità dei discepoli del Signore. E viene spontaneo allora pensare che, divenuti figli nel Figlio, a lei siamo stati affidati: noi che, consepolti con Cristo nella sua morte, con lui siamo rinati a novità di vita”.
Il rito per l’occasione è stato accompagnato nella bellezza del canto dal bravissimo coro Portelli di Mariano del Friuli, mentre la processione dalle note della Banda di Pieris.
Com’è tradizione la processione si è conclusa con l’Atto di affidamento a Maria letto dal Vescovo, che tra l’atro diceva: “Vogliamo oggi affidarti, o Vergine Maria questo nostro presente e il futuro che ci attende, chiedendoti d’accompagnarci nel nostro cammino.
Vogliamo affidarti in particolare le nostre famiglie sulle quali ti chiediamo di vigilare con il tuo cuore di madre. Ti affidiamo quest’anno di grazia, l’anno della fede, affinché possa davvero essere un riscoprire la nostra personale fiducia dovuta al Cristo, figlio di Dio. A Te, consegniamo il nostro futuro, o Vergine Addolorata, protettrice della città di Gradisca, perché sotto la tua guida tutti possiamo scoprire Cristo, via Verità e Vita.”
Tutta la giornata è stata poi allietata dal concerto degli scampanotadors sui due campanili del Duomo e dell’Addolorata, creando un clima di festa e di giubilo per due appuntamenti così significativi.
A.T.