Il Vangelo e la Carità sono il cuore del messaggio di Antonio di Padova. Quest’anno per la festa del Santo propone di realizzare una scuola per i bambini di Pariacoto in Perù. L’ avevano già pensata due frati conventuali morti martiri, e il Messaggero di Sant’Antonio e l’Ordine sono orgogliosi di portare a compimento il loro progetto.
Presentazione
Inizio presentandoti Miguel, un bambino che vive a Pariacoto, in mezzo alle Ande del Perù. La sua pagella è l’orgoglio della famiglia, ed è anche il suo passaporto per il futuro, grazie al quale potrà uscire dalla povertà. È bravo perché è intelligente, ma ha anche un altro punto di forza. Tutti i pomeriggi frequenta la scuola integrata dei frati francescani, dove trova una calda accoglienza e un rinforzo scolastico decisivi per la sua crescita. Un’opportunità unica, perché in molti paesi delle Ande è difficile trovare mezzi e insegnanti e la scuola spesso è carente, compromettendo il futuro dei bambini.
Il sogno di padre Michal e padre Zbigniew
A prendersi cura dei bambini ci avevano già pensato padre Michal e padre Zbigniew, due frati francescani polacchi giunti a Pariacoto come missionari. Sognavano un futuro diverso per i giovani del paese e la scuola integrata doveva contribuire a costruirlo. Il 9 agosto del 1991 i guerriglieri di Sendero Luminoso li hanno uccisi, ma il loro sogno è ancora vivo e noi oggi possiamo realizzarlo. Pariacoto è un piccolo paese del Perù, circondato dalle Ande. Qui la povertà si tramanda di padre in figlio, perché il lavoro è poco e la formazione è scadente. Per questo i frati francescani hanno attivato una scuola pomeridiana, che rinforza l’educazione scolastica e toglie i bambini dalla strada. Ma tutto questo potrebbe finire perché l’edificio ormai è fatiscente e rischia di crollare, privando i bambini dell’unica speranza di riscatto. Oggi noi possiamo ricostruirlo e dotarlo di mezzi più moderni ed efficaci, per dare ai ragazzi la concreta possibilità di capovolgere il proprio futuro. La nuova sede si chiamerà «Centro sant’Antonio».