Le tragedie di questi giorni ci toccano da vicino, al di là della distanza in chilometri. Certo che questa non ci voleva, ma così é stato e dentro questi eventi della nostra storia siamo chiamati a leggere dei segni di conversione e progettare la speranza. Un incontro di stamattina con un giovane parrocchiano mi ha richiamato proprio a questo, per questo oltre alle immagini della distruzione, qui ci sono anche delle immagini della carità, della solidarietà, di quella positività che alle volte anche il male riesce a smuovere. Dobbiamo convertirci a un nuovo modo di pensare e di leggere la realtà, a una visione ottimistica della vita, di quell'ottimismo cristiano che nasce dalla Pasqua, dove la croce, la passione la morte di Gesù si é trasformata in evento di vita, nella gloria, nella risurrezione. Per questo, sollecitati a trovare «l'angolo della speranza» anche sul nostro sito parrocchiale, provvederemo a studiare il modo di ricavare un piccolo spazio dove inserire le belle notizie, gli eventi positivi dei "cacciatori di speranza".
il parroco
Dal sito di Caritas Italiana
21/05/2012 - TERREMOTO NORD ITALIA: CARITAS AVVIA RETE SOLIDALE
Non solo distruzione, ma occasione preziosa di solidarietà per rifondare un nuovo senso di vita e per scrivere una nuova storia.
“La popolazione colpita sta reagendo con un atteggiamento di fiducia nella rete della solidarietà. In particolare la rete della carità in Italia, si è sempre mobilitata, riuscendo a coordinarsi e a dare spazio e voce ad un’ampia generosità e buona volontà”.
Il direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu, che ha subito visitato i luoghi colpiti, sottolinea che si è attivata la rete delle relazioni, con l’immediato coinvolgimento del delegato regionale e delle Caritas delle diocesi colpite.
La scossa è stata udita distintamente in tutto il Nord (dal Friuli alla Liguria) e parte del centro Italia. Il sisma è stato avvertito anche in Lombardia, nella diocesi di Mantova, e in Veneto, nella diocesi di Adria-Rovigo e lungo l’asse dal vicentino al veronese. Dopo l’appello di Benedetto XVI, preghiera e solidarietà perché la vita normale possa riprendere al più presto è stata espressa anche dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Da tutta Italia le Caritas hanno già fatto manifestato vicinanza e disponibilità ad aiutare, così come l’intera rete internazionale, tramite Caritas Europa e Caritas Internationalis si è detta pronta a contribuire agli interventi Caritas che, dopo la prima fase di emergenza, vedranno, come sempre, un affiancamento duraturo, nel medio e lungo termine, nella fase più difficile della ricostruzione materiale e del tessuto sociale.