Domenica particolarissima anche per i bambini del secondo anno che per la prima volta hanno partecipato in modo “ravvicinato” e con grande intensità alla celebrazione dell’Eucaristia che diventerà piena con la partecipazione alla comunione sacramentale l’ultima domenica di maggio. La si è vissuta molto raccolti nell’intimità della bellissima Cappella dell’Oratorio Coassini, ambiente caro ai bambini per la luminosità, per il grande Crocefisso che ispira tanta serenità. L’impressione che tutti noi catechisti abbiamo avuto è stata di una profonda convinzione da parte dei bambini, nelle letture, nella celebrazione dialogata, nel canto fatto con sicurezza e coralità, (tra di loro ci sono anche delle bellissime voci!). Tanto che il parroco ha poi detto che avrebbe fatto fare volentieri la prima comunione in quel contesto così significativo, essenziale e senza alcun aspetto esteriore. C’è ragione dunque per dire , come suggerisce l’omelia di un autore del IV secolo, che il «giorno del Signore» è il «signore dei giorni» per tutti, anche per i bambini. Quanti hanno ricevuto la grazia di essere battezzati e di credere nel Signore risorto non possono non cogliere il significato di questo giorno settimanale con l’emozione vibrante che faceva dire a San Girolamo:«La domenica è il giorno della risurrezione, è il giorno dei cristiani, è il nostro giorno». Circa l’importanza di una consapevole partecipazione alla S. Messa domenicale, anche i vescovi italiani nel documento di ormai dieci anni fa, “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”, così si esprimevano “fondamentale ribadire che la comunità cristiana potrà essere una comunità di servi del Signore soltanto se custodirà la centralità della domenica, “giorno del Signore”, “pasqua settimanale”, con al centro la celebrazione. Questo si è cercato di fare vivendo pienamente ogni domenica con la catechesi anche la Santa Messa parrocchiale, anche se qualche volta c’è stata meno attenzione, meno silenzio e forse meno partecipazione. C’è un diritto nativo nel partecipare al Giorno del Signore, all’Eucaristica, “…per quanto riguarda la celebrazione liturgica, si deve tener presente che i fanciulli, già membri della Chiesa con il battesimo, fanno parte di diritto all’assemblea liturgica; si tratta quindi di cercare per loro un qualche modo di partecipazione che consenta loro il pieno inserimento. Più esattamente si tratta di trovar loro l’itinerario adatto e le vie di accesso ad un’attiva e consapevole partecipazione alla liturgia”. (Nuovo Dizionario di Liturgia, Fanciulli, “I fanciulli nella situazione odierna”). Non possiamo nascondere che il cammino è stato anche una fatica, ma se c’è la coscienza che il seme è buono perché è dono di Dio e Gesù Cristo ha dato al garanzia che porterà frutto a suo tempo, siamo certi che ne è valsa la pena.
I catechisti