Scrive il Beato Giovanni Paolo II riguardo alla Vergine Maria nell'enciclica Redemptoris Mater al n. 44:
"Questa sua maternità è particolarmente avvertita e vissuta dal popolo cristiano nel sacro Convito - celebrazione liturgica del mistero della redenzione -, nel quale si fa presente Cristo, il suo vero corpo nato da Maria Vergine. Ben a ragione la pietà del popolo cristiano ha sempre ravvisato un profondo legame tra la devozione alla Vergine santa e il culto dell'Eucaristia. (...). Maria guida i fedeli all'Eucaristia.
Per questo motivo, sentendo la necessità di questa dimensione orante, di pregare per le Vocazioni per la nostra Diocesi, giovedì 3 maggio dopo il Rosario delle ore 20.00 avrà luogo l'Adorazione Eucaristica. Mentre i giovedì 10-17-24-31 maggio dalle ore 21.00 alle ore 24.00 avrà luogo l' Adorazione Eucaristica animata dal Rinnovamento nello Spirito. Ci si può fermare anche solo mezz'ora, ma il tempo serale e notturno é un'opportunità, dopo il lavoro, per un momento di sosta e di preghiera.
Santa Maria, donna del pane
Santa Maria, donna del pane, chissà quante volte all'interno della casa di Nazaret hai sperimentato pure tu la povertà della mensa, che avresti voluto meno indegna del Figlio di Dio. E, come tutte le madri della terra preoccupate di preservare dagli stenti l'adolescenza delle proprie creature, ti sei adattata alle fatiche più pesanti perché a Gesù non mancasse, sulla tavola, una scodella di legumi e, nelle sacche della sua tunica, un pugno di fichi.
Pane di sudore, il tuo. Di sudore, e non di rendita. Come anche quello di Giuseppe, del resto, il quale, nella bottega di falegname, era tutto contento quando dava gli ultimi ritocchi a una panca che avrebbe barattato con una bisaccia di grano. E nei giorni del forno, quando il profumo caldo di focacce superava quello delle vernici, ti sentiva cantare dall'altra parte, mentre Gesù, osservandoti attorno alla madia, dava anche lui gli ultimi ritocchi alle sue parabole future: «Il Regno dei Cieli è simile al lievito che una donna prende e impasta con tre misure di farina... ».
Santa Maria, donna del pane, da chi se non da te, nei giorni dell'abbondanza con gratitudine, e nelle lunghe sere delle ristrettezze con fiducia, accanto al focolare che crepitava senza schiuma di pentole, Gesù può aver appreso quella frase del Deuteronomio, con cui il tentatore sarebbe stato affrontato nel deserto: «Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio»? Ripeticela, quella frase, perché la dimentichiamo facilmente. Facci capire che il pane non è tutto. Che i conti in banca non bastano a renderci contenti. Che la tavola piena di vivande non sazia, se il cuore è vuoto di verità. Che se manca la pace dell'anima, anche i cibi più raffinati son privi di sapori.
Perciò, quando ci vedi brancolare insoddisfatti attorno alle nostre dispense stracolme di beni, muoviti a compassione di noi, placa il nostro bisogno di felicità, e torna a deporre nella mangiatoia, come quella notte facesti a Betlem, il pane vivo disceso dal cielo. Perché solo chi mangia di quel pane non avrà più fame in eterno.
(Don Tonino Bello)