Anche quest'anno la chiesetta di San Giovanni in via Bergamas (centro storico) ospita il "presepe pasquale" di Maurizio Codermatz. Tre scene raffiguranti l'Ultima Cena, il Calvario e la Tomba vuota con le donne e l'Angelo. E' un piccolo segno della tradizione per offrire il messaggio centrale della Pasqua a coloro che magari visitano le Chiese ma non partecipano più ai riti e alla vita delle comunità cristiane. L'Eucaristia é il culmine della vita della Chiesa, memoriale di quell'Ultima Cena in cui Gesù la istituì. Il Calvario con la morte di croce é l'espressione massima dell'amore di Cristo, non c'é Pasqua, non c'é annuncio senza la storicità e umanità di quel suo donarsi per amore fino alla fine. Ce lo ricorda San Paolo con le parole: “ Di null'altro mi glorierò fuorchè della croce di Cristo. " Infine la Tomba vuota e il primo mandato e impegno missionario dato a delle donne. Maria va a piangere per un cadavere scomparso, ma l’esito reale è che incontrerà il Signore vivo.
Questo é l'augurio, magari passando si va solo per vedere una novità, quel racconto pasquale ed evangelico sentito da piccoli, ma poi la vita......porta su altri versanti, invece Gesù Cristo é vivo e se é il Vivente, se ha vinto al morte, il male, tutti i pessimismi e i fallimenti umani, allora é un grande annuncio di speranza per tutti.