Questa domenica abbiamo avuto la testimonianza missionaria e l'apprezzata presenza di suor Giséle, per cui pubblichiamo alcuni pensieri per la Domenica Laetare
Dio ha tanto amato il mondo da dare suo Figlio. È il versetto centrale del quarto Vangelo, che se a Natale poteva commuoverci per la dolcezza del Bambino, di una nascita, ancor di più dovrebbe commuoverci nel nostro cammino verso la Pasqua perché questo “dare” non è solo offrire ma sacrificare, un perdere per amore……e lo contempliamo guardando la croce, che non è tanto strumento di tortura e di morte, ma di amore e di gloria, come la vede sempre l’apostolo Giovanni.
E questo amore è da sempre….dal principio…..
Dio ha tanto amato: questa espressione ci dice anche che noi non siamo cristiani perché amiamo Dio, crediamo in lui, gli diamo qualcosa… ma perché è Dio che ci ama. Tanto –a tal punto- da dare suo Figlio:Questo amore per l’Umanità, per il creato viene oggi espresso dalla liturgia nella presenza di fiori sull’altar, quasi una Pasqua anticipata, è l’amore di Dio la primavera dell’Umanità, il suo risveglio dal torpore del peccato e della morte…E Dio ci ama in modo folle, senza misura perché Lui sa che, come diceva Maritain, «abbiamo bisogno di tanto amore per vivere bene» perché il problema non è vivere e tanto meno sopravvivere, ma vivere bene, in pienezza, in modo umano, perché «È l'amore che fa esistere»
Ecco il significato della domenica di oggi chiamata della gioia, la domenica Laetare…………
Possiamo star contenti, esultare, sperare ancora perché Dio ci ama e ci ama così, dandoci Gesù………
A queste parole anche l’oscurità della mente e del cuore di Nicodemo si illuminano……Lui che era una persona autorevole, un fariseo pauroso, troverà il coraggio, dopo la crocifissione di reclamare a Pilato il corpo di Gesù crocifisso.
Oggi sembra che l’uomo non abbia più questo coraggio, ad esempio di reclamare a questa nostra società che se ne frega, si lava le mani delle famiglie, del loro giusto riposo, della vita affettiva….in una parola della domenica….di RECLAMARE il corpo di Gesù, che è la libertà dell’Uomo……….
E forse non lo fa perché non è andata da Gesù, di notte, cioè pur dentro il suo smarrimento di valori e di senso di vita, non è andata da Gesù come ha fatto Nicodemo.
Tante volte diciamo: “povero il nostro mondo…” ed è vero, eppure è stato già salvato da Gesù, a noi Cristo chiede solo di amarlo, cioé se vogliamo la missione della chiesa non è convertire, ma amare…ecco il senso della preghiera, della penitenza, del digiuno, fare un po' di spazio nella nostra vita per metterci un po’ di amore……