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Due nuove statue impreziosiscono lo storico presepe del Duomo
DUE NUOVE STATUE IMPREZIOSISCONO LO STORICO PRESEPE DEL DUOMO
Gradita sorpresa natalizia per i fedeli dell’Unità Pastorale di Gradisca d’Isonzo.
Nel corso della Santa Messa della Notte celebrata nel Duomo dei Santi Pietro e Paolo, l’elegante presepe collocato in cappella Torriani è stato impreziosito da due originali statue realizzate per l’occasione dall’artista sorrentino Peppe Ercolano, maestro e custode della settecentesca tradizione del presepe napoletano.
Le due statue commissionate dalla parrocchia di Gradisca raffigurano due figure profondamente diverse, ma in fondo due modi complementari di servire generosamente la Chiesa. la compianta sacrestana (scomparsa nel 2011) Graziella Godeas, una vita dedicata alla cura chiesa del Duomo, e al beato Giovanni Paolo II. “Abbiamo pensato fosse un segno di riconoscenza fare in modo che la figura di Graziella Godeas entrasse nella memoria della comunità – racconta don Maurizio Qualizza, il parroco della Fortezza – mentre dall’altro lato era doveroso celebrare un evento storico come la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II”. Don Qualizza non è nuovo ad idee originali che vanno ad impreziosire ed attualizzare il segno della Natività: difficile dimenticare il presepe di alcuni anni or sono contornato dal filo spinato come espressione di vicinanza al dramma dei migranti del Cie, o quello che – due anni or sono – ha ricordato il dramma dell’alluvione al Salet e l’impegno dei volontari di Protezione Civile. Quest’anno sono numerosi i presepi artistici in città: quello sempre raffinato di San Valeriano, quello della chiesa di Santo Spirito, trasformata in una grande Natività, e poi alla chiesetta di San Giovanni, nella cappella della Visitazione (o “chiesetta Rosolen”) in Borgo Gerusalemme, e infine in alcune vetrine e finestre di case private fra via Ciotti e via Bergamas. “Il Signore non si tira indietro nel venire nella nostra stalla, fra le nostre miserie – commenta don Qualizza -. Senza il segno della Natività non c’è Natale, ma solo un tarocco, quello della TV e dei consumi che vanno calando, che lascia solo un senso di vuoto”. Luigi Murciano
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COMMENTI DEGLI UTENTI (1)
Micaela Piccagli il 01 gennaio 2012
M
C
Graziella e...Maria MARIA e GRAZIELLA
Ho visto un “quadretto” d’amore e d’amicizia.
È vero!, l’ho visto con i miei occhi, pochi giorni fa, quando attendevo l’inizio della s. Messa seduta al banco nella chiesa del Duomo.
Ho girato lo sguardo verso la Cappella Torriani dove è allestito il presepe, dove molte persone si recano appena entrate in chiesa prima di andarsi a sedere.
Ho visto Maria, un po’ incurvata sul suo bastone con l’altra mano appoggiata al presepe in prossimità della nuova statua raffigurante Graziella.
Anche se ero abbastanza distante, anche se la vedevo di profilo, riuscivo ugualmente a cogliere lo sguardo di Maria verso quella statua: uno sguardo che diceva tante cose, che esprimeva un legame di amicizia ed affetto durato non so quanti anni.
Graziella era sì brontolona ed a volte un po’ burbera, ma chi la conosceva bene come Maria, sa che aveva un grande cuore.
In una frazione di secondi la mia mente ha rivisitato tanti ricordi: tutte le volte che, entrando in chiesa trovavi Graziella indaffarata a pulire o riordinare o a preparare qualcosa e venivi subito rimproverato per non so che cosa…… allora interveniva Maria che sempre era lì accanto a lei che la aiutava con tanta pazienza e perseveranza.
Un rapporto durato anni e che io ho visto proiettato nell’eternità attraverso la tenerezza di quello sguardo.
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