Una bella e ricca serata, una testimonianza giovanile quella che Marta Sodano ha proposto con semplicità e naturalezza, arricchendola di tante immagini che hanno aperto una finestra sul martoriato paese africano, il Burundi.
La guerra civile del Burundi scoppiò per la rivalità etnica tra le fazioni tribali degli Hutu e Tuusi e questa rivalità divenne lotta sanguinosa per il potere all'indomani delle elezioni del giugno del 1993. L'ultimo gruppo armato coinvolto, ha rinunciato alla lotta armata solo il 18 aprile 2009.
Marta ha passato un mese nel «Centre Jeune Kamenge», un centro di aggregazione giovanile nei quartieri nord della Capitale, i più poveri, portato avanti dal lavoro del missionario Padre Claudio Marano, frate saveriano di Trivignano, che ha fondato il Centro nel 1992 e l’ha tenuto aperto che nei peggiori anni della guerra.
Per Marta é stato un mese di incontri, di esperienze, di ascolto e di lavoro per fare mattoni per le famiglie povere, per i profughi che rientravano dall'esilio.
Per i ragazzi della cresima presenti un’esperienza non solo da ricordare, ma da meditare per maturare quella che nella serata è stata chiamata la possibilità, nonostante tutto, di cambiare in bene questo nostro mondo.