Essere oggi in Duomo a celebrare questo rito di suffragio per i confratelli della Congregazione non è un essere in esilio, come possiamo pensare, ma è un’opportunità per riflettere su due misteri tra di essi collegati, quello dell’Addolorata e quello di Cristo Salvatore, antico titolo di questa Chiesa.”
Con queste parole il Vicario Generale mons. Cabass ha iniziato la sua breve riflessione incentrata sulla preziosità di ricordare i sacerdoti defunti del sodalizio, perché la memoria rischia di svanire anche tra i sacerdoti.
La liturgia accompagnata all’organo con maestria da don Giorgio Longo, ha avuto com’è tradizione il suo seguito nell’assemblea annuale che si è svolta nella canonica del SS. Salvatore.
Dopo il ricordo fatto dal priore del confratello scomparso don Nino Bearzot e dopo le relazioni finanziarie e morali, si è discusso sulla prossima uscita del libro dei defunti, un volume che si rivelerà una piccola miniera di annotazioni di tantissime figure sacerdotali di fatto dimenticate o sconosciute. Verosimilmente l’uscita sarà però il prossimo anno in occasione dell’incontro annuale della Congregazione. Tra le altre cose messe in discussione si è lamentata la non partecipazione di tanti sacerdoti, di fatto iscritti al sodalizio, ricordandosi a vicenda che nella maggioranza dei casi anche parroci che hanno fatto del bene per tanti anni in una comunità poi non vengono ricordati con suffragi, se non si fanno promotori gli stessi parroci successori. Anche per questo si è deliberato di aumentare le Messe annuali che la Congregazione fa celebrare per i soci defunti.
I.P.