…ci ritroviamo stasera, lo abbiamo sentito nella preghiera iniziale di Colletta
Signore Gesù Cristo,
che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia
ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua……………,
quasi a prolungamento del tempo pasquale e in particolare di quel Giovedì Santo, per celebrare in modo solenne il Corpo e il Sangue del Signore, la sua presenza Eucaristica tra noi………ma, a differenza degli apostoli, alla luce della Risu
rrezione….il Corpus Domini! Una festa che fu istituita subito dopo il miracolo eucaristico di Bolsena del 1263, quando un certo Pietro da Praga, sacerdote boemo, fu assalito dal dubbio sulla reale presenza di Cristo nel pane e nel vino consacrato. Allo spezzare dell’Ostia, questa si trasformò in carne e gocciò sangue, il sacerdote andò subito da papa Urbano IV, che si trovava ad Orvieto, per riferirgli l'accaduto. Dopo aver constatato l’evento, il Papa istituitì nel 1264, la solennità del Corpus Domini, e fu affidato a Tommaso d'Aquino il compito di preparare i testi per la liturgia della festa che ancor oggi usiamo………….
Cosa dice a noi oggi questo sacramento che manifesta l’amore più grande di Gesù, quel gesto che precede di alcune ore la sua Passione-Morte e Risurrezione? Questo sacramento che manifesta l’amore “più grande”, quello che spinge a “dare la vita per i propri amici (Gv 15,13)”?
Gesù attraverso l’Eucaristia continua a dare la vita per noi e per il mondo, a riversare nel nostro cuore quest’amore senza limiti, un amore che non si trova in nessuna parte del mondo……
Quando Gesù ha detto nell’ultima cena: “fate questo in memoria di me”, sapeva che solo quella tavola, oggi i nostri altari possono “cementarci” nell’amore, possono fanno di noi una cosa sola… cioè unità-comunione, non altro…………….
Ecco perché non è possibile prepararsi alla Cresima e non partecipare all’Eucaristia, come l’ho ricordato anche davanti al Vescovo la sera di Pentecoste, ecco perché non è possibile essere dell’Azione Cattolica o degli Scout e non partecipare alla Messa……….le attività in questo caso non servono a niente! Rimaniamo nell’orizzonte sociologico….non cresciamo “dentro”…ecco perché non è possibile mettere tutto e più di tutto, a volte, prima dell’eucaristia e sentirci a posto, facendoci quella “religione fai da te”…che lascia il tempo che trova…..
La prima lettura tratta dal Libro del Deuteronomio ci ha detto alcune parole-richiami di Mosé:
“Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi. “
“Egli dunque ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore.” Non dimenticare la tua dipendenza amorosa da Dio, è questa “dipendenza” che ti rende libero, felice, ti fa restar figlio, ti salva!
Come dire: non dimenticare ciò che il Signore ti ha dato, la vita, la famiglia, il dono della fede…….. perché tu non abbia ad “accontentarti, a ricercare solo… le frivolezze della vita…………
Tra poco, anche se noi vedremo il sacerdote, sarà il Signore stesso a prendere il pane, come sempre, alzarlo alla nostra vista, ripetere le parole dell’ultima cena, si ripeterà per noi il miracolo eucaristico di Bolsena, anzi qualcosa di più grande………e tutti noi forti della “sostanza della vita” potremo camminare come gli Ebrei sazi della manna, lungo una nuova settimana che spesso è proprio come quel deserto, segnata dalla presenza della sete, del caldo, della presenza di serpenti velenosi……
Questa sera poi, con la processione del Corpus Domini, desideriamo dire a noi stessi di voler camminare con il Signore nella costruzione del suo Regno anche quando l’impegno e la testimonianza si fanno difficili, costano fatica…..non danno alcuna soddisfazione…… “Siamo chiamati ad uscire assieme a Gesù, a camminare come camminava lui, a guardare gli altri come li guardava lui, ad amare come amava lui, a soccorrere come soccorreva lui, a consolare come consolava lui.” (V.P.)
Ci aiuti il Signore a non fermarci, ad andare avanti sentendo la sua presenza, la forza della sua amicizia, il sapore che questo pane sa dare alla nostra vita e al nostro cuore. Amen
PREGHIERA Corpus Domini 2008
(al termine della processione)
Ci rivolgiamo a te, Signore Gesù,
presente con il tuo corpo e il tuo sangue
nella povertà del pane e del vino…
Ci rivolgiamo a te, Signore Gesù,
raccogliendo nel nostro cuore
le sofferenze del nostro mondo presente…
Ci rivolgiamo a te e ti diciamo
Dona pace ai nostri cuori inquieti,
alle nostre famiglie in difficoltà,
sui versanti dell’amore
e di un’educazione che non fa più breccia…
Signore Gesù,
sì, chi mangia il tuo pane vivrà in eterno».
in questo pane riconosciamo il volto visibile del Dio invisibile,
colui che nessuno mai poté vedere o toccare,
nella tua carne umana, noi lo vediamo e Ti incontriamo.
Riempici del tuo amore, rafforzaci con la tua grazia,
confermaci con il sacramento del tuo amore tenero e forte,
ripeti per noi le parole pasquali
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace»,
fa’ risuonare forte, ancora oggi, la tua voce,
che unica può togliere tutte le amarezze
che avvelena il cuore dell’Uomo.
Amen