Si è svolto in questo ultimo periodo un incontro della Caritas parrocchiale teso a far incontrare due realtà che sono impegnate sullo stesso versante pur con attenzioni diverse. I volontari della distribuzione e gestione degli alimenti, borse spesa e vestiario e quelli del centro d’ascolto.
Nel dialogo, teso a approfondire le motivazioni della diaconia della carità; si sono sottolineati anche alcuni aspetti problematici che questo campo, e l’incontro con persone nel bisogno spesso comportano.
Si è sottolineato come, pur lasciando un appuntamento d’ascolto in una giornata a se stante per qualificare questo aspetto fondamentale dell’essere caritas, si è convenuto che anche al compresenza, pur in ambienti separati, offre l’occasione per chi viene non solo nel ritirare qualcosa, ma anche nella possibilità di incontrare qualcuno con più calma e riservatezza, fermo restando che ogni incontro può in varie forme caratterizzarsi anche come ascolto.
La testimonianza della carità nella comunità cristiana infatti è chiamata a guardare a tutti gli aspetti umani, con prevalente funzione pedagogica e cercando di coordinare altre iniziative caritative ed assistenziali.
Si è parlato del rischio sempre presente del fare perché altri non fanno o dell’alibi talvolta presente nel tessuto comunitario di delegare ad altri. A questo si potrebbe ovviare con un richiamo costante alla responsabilità di ognuno all’interno della comunità anche perché il fine è far maturare un po’ in tutti, un atteggiamento caritatevole nella logica della carità.
Si è visto come ci sia sempre bisogno di promuovere e motivare il volontariato favorendo anche dei momenti di formazione degli operatori pastorali della carità.
Una finestra aperta sul mondo, quale senso più ampio dell’azione solidale della carità il parroco l’ha indicata nell’incontro che c’è stato a Pasqua con Suor Rosetta che opera in Moldavia, a tal proposito sono già sorte idee per un piccolo ma significativo sostegno, un intervento di comunione con l’azione caritativa delle suore della Provvidenza che con meno mezzi stanno portando avanti una grande impresa solidale in quella terra.
Si sono prospettati poi nel futuro altri incontri con persone impegnate in altre Caritas (ad esempio di Udine) per cogliere aspetti nuovi, stimoli per un sempre più motivato agire nel proprio servizio.