A conclusione dell’anno pastorale si è svolta sabato scorso una riuscitissima gita parrocchiale a Brescello, il paese che ha fatto da scena alle avventure di don Camillo e Peppone.
Grande la sorpresa nell’ascoltare la bravissima guida che ha illustrato tutti i retroscena dei film, dei personaggi, delle riprese, le finzioni, le titubanze del parroco dell’epoca nel non voler concedere la chiesa, poi ricostruita a Cinecittà a Roma, infine la disponibilità convinta degli abitanti del luogo che solo per un momento di comparsa, ricevevano la paga pari a una settimana di duro lavoro nei campi.
Certo un altro mondo, ma che ha saputo comunicarci, sia guardando alcuni spazi esterni, sia il ricchissimo Museo che raccoglie tutti i reperti originali dei film, la passione anche ideologica, ma sempre con grande spessore umano e di valori che sottostava a quelle storie di un’epoca ormai lontana.
Inevitabilmente sono state fatte delle considerazioni sulla politica mercantile di oggi, dove il fine è sempre più il profitto personale a scapito di quel bene comune che anche visioni della società così distanti sapevano coniugare.
Dopo una lauto pranzo, secondo al tradizione emiliana, si è vissuta l’ultima tappa della giornata, squisitamente religiosa, la celebrazione della Messa nel Santuario della Madonna di Fontanellato, dove, oltre la bellezza e la spiritualità del luogo si è potuta apprezzare un’omelia non da poco tenuta dal rettore, uno dei padri domenicani che curano la Basilica.
Il rientro a notte fonda con tanta felicità e soddisfazione.
G.G.