Positive e partecipate le celebrazioni pasquali nella Comunità, a partire dalle quarant’ore che richiedono ancora degli aggiustamenti, il cambiamento degli orari di vita infatti impone di ritardare l’Adorazione e la disponibilità per le confessioni, almeno per un’altra giornata, in una fascia oraria più tarda.
La celebrazione per la prima volta di un’unica Messa in Coena Domini ha rivelato i suoi aspetti positivi, la compresenza dei bambini della prima comunione e dei ragazzi della cresima sono infatti un elemento significativo, come anche l’unico ritrovarsi della comunità. Il venerdì santo, oltre l’Azione liturgica del pomeriggio svoltasi per la prima volta a San Valeriano, è stata arricchita dalla nuova liturgia serale della Croce, un momento preparato con cura che ha toccato i cuori e che a motivo della larghissima partecipazione, non ha permesso alla chiesa di santo Spirito di contenere tutti i fedeli. In particolare la riflessione spirituale a tre voci, del parroco e dei catechisti Roberto e Alfreda, il gesto dell’inchiodare un cuore con i propri peccati alla grande croce predisposta dagli Scout al centro della chiesa, la penombra ravvivata da centinaia di lumini e infine, dopo la breve processione, la venerazione della croce in Duomo, hanno offerto l’occasione di diversi spunti di riflessione
Veglia del Sabato santo ancor più partecipata rispetto gli scorsi anni, questo unicamente per l’impegno dei catechisti che hanno coinvolto i ragazzi e giovani nei commenti e nella liturgia, per tutto il triduo. In particolare è stata significativa l’Eucaristia offerta a tutti sotto le due specie e, come a tutte le Messe di Pasqua, la venerazione dell’Icona di Cristo Risorto e il segno dell’unzione con il nardo, il profumo della risurrezione. Feste segnate anche dai battesimi di alcuni piccoli della comunità che hanno offerto a tutti il modo di contemplare la verità delle parole di San Paolo “Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova”.
A.T.