Un incontro all’insegna dell’ormai prossima celebrazione della Festa del perdono e di verifica sul percorso che la Comunità vive con i bambini che si preparano alla Prima Confessione.
E’ stata questa l’occasione per i genitori d’incontrarsi, dapprima partecipando assieme ai bambini e ai catechisti ad una proiezione che voleva introdurre i piccoli nel clima del Vangelo della Passione, anche per realizzare una loro via crucis, e poi ritrovarsi tra di loro e con il parroco.
Così i genitori ha potuto ripercorrere le tematiche e le esperienze del tratto di strada vissuto finora dai loro figli e deciso i momenti salienti da viversi insieme nel tempo ormai prossimo della Pasqua.
Don Maurizio ha introdotto l’incontro comunicando un suo disagio letto in mattinata su Avvenire, la proposta cioè del presidente della Castiglia Jose Maria Barreda di portare un’innovazione alla settimana santa sostituendola anche a livello terminologico con un aconfessionale “riposo fra il secondo e il terzo trimestre”.
Il parroco ha quindi detto che queste cose non sono lontane da noi, ma ci riguardano più di quello che possa sembrare, siamo chiamati infatti, ha proseguito, a prendere coscienza che il contesto nel quale viviamo non aiuta più la trasmissione di quei valori nei quali vogliamo siano ancora educati i nostri bambini.
Queste idee balzane, ha sottolineato, vengono da un concetto sballato di Dio visto come concorrente dell’uomo, della sua voglia di vita, di libertà e felicità.
Ecco allora l’importanza della famiglia e di un’alleanza con la comunità, i catechisti, la parrocchia per una proposta coerente alle nuove generazioni.
Alla proposta poi di puntare con i bambini alla Messa del giovedì santo e alla liturgia serale della croce del venerdì, i genitori, forti della bella esperienza della Messa nella notte del Natale scorso, che era stata animata e apprezzata anche dai piccoli, hanno proposto di vivere il mistero e la festa della Pasqua proprio nella Veglia e anche di far sperimentare ai bimbi un momento di adorazione in occasione della Quarant’ore.
I catechisti hanno colto con soddisfazione le proposte, in un tempo in cui sembra così difficile trovare risposte a quanto si propone o si fa.
Altro aspetto positivo emerso è l’aver arricchito il percorso catechistico dell’iniziazione cristiana con l’inserimento di testimoni, l’ultimo dei quali è stato suor Rosetta e prossimamente dei missionari impegnati in diocesi in occasione della quaresima. Momenti apprezzati dai bambini in cui colgono lo stesso messaggio e la sua traduzione concreta anche da parte di persone che non si conoscono o che non sono della comunità.
I catechisti