La sempre ricca assemblea liturgica di Santo Spirito e quella del Duomo, davvero stracolmo di fedeli, hanno ricevuto domenica scorsa un grande dono nella testimonianza missionaria di suor Rosetta, delle suore della Provvidenza.
Con il suo sorriso e la sua capacità comunicativa la religiosa ha dapprima presentato la situazione sociale della Moldavia, una terra che dal 1991 ha dichiarato l'indipendenza dall'Unione Sovietica. Questa istituzione che appartiene all’orizzonte missionario della nostra Chiesa, ha visto il suo inizio nel 2003 con il servizio nel nuovo centro sociale-pastorale diocesano “Casa della Provvidenza”: mensa per i poveri, servizio diurno anziani, poliambulatorio medico, centro pastorale. La comunità risiede nel Centro e si occupa del buon andamento di tutte le attività della casa: servizio di accoglienza degli anziani, mensa per i poveri con circa 300 pasti giornalieri di cui circa 100 sono serviti alla mensa della casa e gli altri distribuiti in vari punti della città; servizio di catechesi a tutti i livelli, di pastorale giovanile, di conduzione di campus estivi per i bambini, visita alle famiglie.
E proprio nella domenica in cui il Vangelo diceva «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. » la religiosa ha testimoniato l’amore della Chiesa per quest’ umanità degradata, abbandonata a se stessa, la sua disponibilità nel fare la volontà del Padre, il bisogno di “quel fare” che non consiste nelle grandi opere, ma come ancora ricorda il Vangelo di Matteo proprio nel “Dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati...”.
Un intervento quello di suor Rosetta che ha aperto una preziosa finestra a pochi giorni dalla Quaresima, parlando anche ai bambini degli itinerari di iniziazione cristiana che si ritrovano la domenica mattina al Coassini e ai lupetti” e che ha trovato in loro una grande attenzione, arricchendo così la presenza dei “testimoni” nel loro cammino di fede.
Dalla sua presenza, rappresentativa di tutto un ordine religioso che si muove nella idealità di Padre Luigi Scrosoppi, e che tanti meriti ha nella nostra Diocesi, si è potuto così toccare con mano che sono quanto mai vivi i “motti” del padre fondatore: “Fare,patire,tacere”, “Confidenza in Dio e abbandono completo in Lui che è nostro Padre!”, “Grande umiltà e carità, grande mansuetudine in ogni incontro, e tutto andrà bene”.
A conclusione della Messa, dopo che i bambini hanno ricevuto dalle mani della suora missionaria un cartoncino-preghiera per la Quaresima. in tanti si sono fermati, desiderosi di saperne di più, di ringraziarla; l’incontro in canonica con i catechisti della parrocchia e la consegna di un presente da parte della Comunità, ha concluso una mattinata ricca di speranza, nonostante tutto quello che c’è nel mondo, e come ha più volte amato dire suor Rosetta, di ferma fiducia nella divina Provvidenza che c’è sempre.
A.T.