Carissimi fratelli e sorelle,
questa notte siamo venuti in tanti e credo volentieri. E abbiamo fatto bene perché il Natale, anche se ormai ha rischiato da più di un mese di essere soffocato da questo consumismo che rende felici…….. ci ha posto dentro come un istinto, quello di venire anche di notte in Chiesa per ascoltare una parola che ha il sapore dell’amore e della misericordia.
E in effetti anche in questa notte l'angelo ci ha detto nella pagina evnagelica: "Non temete! Non abbiate paura! Non lasciatevi prendere dalla rassegnazione e dallo sconforto!" In verità ci siamo detti durante tutto l’Avvento, "ma come non temere? come non rassegnarsi di fronte alla forza del male? Ci sono ancora nel mondo decine di guerre, 10.000 bambini al giorno che muoiono di fame, nel 2007 in Italia oltre mille operai morti sui cantieri o nei posti di lavoro. Si allargano di nuovo le categorie degli invalidi, e degli orfani, orfani di famiglie che scoppiano anche dentro la nostra comunità! Come non aver paura? E comunque come essere lieti?. Ma l'angelo del Natale torna a dirci di non aver paura, e aggiunge anche il motivo: "Vi annuncio una grande gioia che sarà di tutto il popolo. Oggi è nato nella città di Davide un salvatore che è Cristo Signore. Questo è per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce che giace su una mangiatoia".
Care sorelle e cari fratelli,
è tutto qui il Vangelo del Natale: quel Bambino, deposto in una mangiatoia, è il nostro salvatore, è Dio venuto ad abitare in mezzo a noi. Nell’umanità tua e degli altri non trovi solo il male, motivi di divisione, ma il bene, la grazia, la vita, motivi di comunione……E quel bambino è "una grande gioia, che sarà di tutto il popolo", come dice l'angelo. Il Natale è per noi, ma non solo per noi, non solo per qualcuno. Non è neppure solo per i cristiani. Il Natale è per tutti gli uomini, è per il mondo intero. Gesù infatti nasce per amare tutti e particolarmente i più deboli e i più poveri. Gesù è venuto per amarci. È questa la nostra gioia. Questa è dunque anche la nostra missione, il nostro impegno di testimonianza nei linguaggi forse non più religiosi o non sempre religiosi di questo nostro tempo……..del nostro presente!
Anche se è rara nella vita l’esperienza della gioia, di quella vera, essere capiti, essere amati, avere la forza di rispondere al sogni-disegno di Dio……..forse la realtà quotidiana ci ha addirittura disabituati alla gioia. Ma il Natale con il suo angelo ci dice: "Vi annuncio una grande gioia!" E la gioia è che Gesù è venuto per restare con noi per sempre. Che è possibile incontrarlo, anche se é facile non accorgersene…………. Accadde così anche a Betlemme quella notte. Tutti erano così presi da se stessi che nessuno accolse Giuseppe e Maria e Gesù dovette nascere in una stalla. Quanta tristezza in quella frase di Luca: "Non c'era posto per lui nell'albergo"! E quante volte, ancora oggi, si deve ripetere per milioni di persone: "non c'è posto per loro!", anche per tanti di noi che siamo qui stasera………. Gesù, tuttavia, nonostante i nostri “no” , le nostre chiusure di cuore non se ne va, non torna nel cielo, nel suo cielo. E pur di restarci accanto, accetta di nascere anche in una mangiatoia, sì di farsi cibo, pane in quella Betlemme che significa “Casa del pane”. Sembra che non possa fare a meno di noi, anche se, in verità, siamo noi a non poter fare a meno di lui. Come non commuoverci o meglio non interrogarci –con verità- di fronte ad un amore così grande?
Allora ci facciamo un augurio carico di speranza e fiducia
Vsem vam želimo vesele božične praznike in srečno novo leto!
Augurs di cur , che il Signor nus fasi rinassi duc ta grazie dal so amor.
AMEN
E in italiano un po’ più poetico:
Sussulta il mio cuore
là dove è straripato il mistero.
Nella mangiatoia m’attende
il principe della pace
per fare festa, accendere un fuoco
e illuminare la mia notte.
Festa della mia rinascita.
Amen