Nel cuore del mese di febbraio c’è un giorno speciale per i devoti del santo patavino, la festa della traslazione delle reliquie del Santo, popolarmente detta Festa della lingua.
In questa festa si fa memoria del ritrovamento miracoloso, da parte di san Bonaventura da Bagnoregio – allora Ministro Generale dell’Ordine Francescano, della lingua incorrotta del Santo. Nel 1263 infatti, a trentadue anni dalla morte, venne deciso di trasferire i resti mortali di San Antonio nella nuova grande Basilica costruita accanto alla sua primitiva sepoltura. All’apertura della cassa, ancora visibile in basilica nella Cappella del tesoro, San Bonaventura da Bagnoregio, si accorse con stupore che la lingua di San Antonio era intatta e rubiconda, a differenza del resto del corpo, subito fu gridato al miracolo e il santo esclamò quello che è rimasto l’inno-antifona più bella della tradizione antoniana: “O Lingua benedetta, che sempre benedicesti il Signore, e lo facesti benedire dagli altri: ora appare manifesto quanti meriti avesti presso Dio.”
Ma il messaggio di questa particolare festa è che veniamo invitati da sant’Antonio a riscoprire il Vangelo che egli ha predicato instancabilmente e con totale dedizione.
La Parola di Verità assiduamente proclamata ha preservato la lingua per mezzo della quale, generosamente e senza risparmio, è stata donata ai poveri, agli indigenti, ai peccatori. Come ebbe a dire Papa Giovanni Paolo II nella sua mirabile visita a Padova il 13 settembre 1982: "Durante tutta la sua esistenza Sant'Antonio fu un uomo evangelico.
E se noi lo onoriamo come tale, è perché noi crediamo che lo Spirito Santo ha abitato in lui in modo straordinario arricchendolo con i suoi meravigliosi doni e muovendolo "da dentro", per intraprendere un'attività che fu notevolissima nei trentasei anni della sua esistenza, ma che è ben lontana dall'essersi esaurita nel tempo - essa va avanti, vigorosamente e provvidenzialmente, ancora ai nostri giorni.”
Le celebrazioni di domenica 20 febbraio avranno una loro preparazione nel triduo solenne Giovedì, venerdì e sabato alle ore 17,30 in Duomo con il canto del vespero e del Si Quaeris miracula, cui seguirà la Messa. sabato e domenica le tre Messe solenni con la benedizione del pane.
Giovedì alle ore 20,30, nell’ambito del cammino della Pastorale giovanile ci sarà l’adorazione eucaristica in Duomo con possibilità di vivere il sacramento della penitenza. Venerdì alle 20,30 in Sala Bergamas il concerto corale e sabato dalle ore 16,00 alle ore 17,30 le confessioni.
In particolare domenica la Messa delle ore 11,15 vedrà la presenza del coro dell’Università della Terza età di Cervignano del Friuli. Mentre alle ore 16,00 in Oratorio avrà luogo l’Assemblea annuale della erigenda confraternita di san Antonio che si concluderà con la Messa solenne delle ore 18,00.
Quale gesto di solidarietà sarà disponibile un pane speciale realizzato dalla pasticceria del Carcere Due Palazzi di Padova, fornitore esclusivo della Basilica patavina.
Ma il segno più bello sarà l’esposizione in Duomo alla venerazione dei fedeli della nuova statua di San Antonio, vera opera d’arte, donata dalla Comunità francescana della stessa Basilica, che sarà ufficialmente donata nel prossimo mese di maggio dallo stesso Rettore. Un’immagine che ritrae San Antonio in ginocchio, in contemplazione di Gesù Cristo, richiamo forte per gli uomini di questo nostro tempo troppo ricco di distrazioni, relegato in un fare affannoso e a volte senza senso; un’efficace appello a coltivare e vivere questa dimensione nella nostra esperienza cristiana.
A.T.