Una ricca celebrazione di segni e di presenze quella che domenica 28 ottobre 2007 si è svolta in un Duomo gremitissimo.
Era il primo appuntamento ufficiale dei ragazzi che si preparano alla cresima, il biennio delle scuole superiori, la giornata li vedeva protagonisti della presentazione alla comunità, del dono del testo “Password Bibbia giovane”, Vangeli e Atti degli apostoli, in un’edizione critica e attraente per i giovani e per la firma dell’impegno personale sulla pergamena posta sull’altare. I ragazzi, una sessantina, con i loro catechisti, Davide, Daniela, Micaela, Alfreda, Roberto e Renato hanno partecipato all
’Eucaristia con le letture, con il gesto della presentazione dei doni, con la preghiera.
Il parroco nell’omelia ha richiamato il fatto che la confermazione alla quale ci si prepara è soprattutto un’educazione alla verità della fede, del rapporto con Dio, la tensione a una coerenza com’era testimoniato nel Vangelo della giorno dalla figura del pubblicano al tempio e quindi alla disponibilità e capacità di accogliere la misericordia-giustificazione di Dio che è l’esperienza dello Spirito Santo. Significativo il gesto dell’offertorio, quando i ragazzi con il pane e il vino hanno portato all’altare i segni del loro impegno, Vangelo e la pergamena sulla quale alla fine hanno apposto le loro firme, e un cesto contenente l’olio proveniente dalla Calabria, dai terreni sequestrati alla mafia, l’ultimo atto è stato proprio l’accensione sull’altare di una lampada che sarà il segno dell’anno pastorale in comunità, una testimonianza di fede che deve avere un prezzo, deve segnare un impegno, certo, ha detto don Maurizio nell’omelia, non alto come quello cui sono costretti a vivere i nostri fratelli in alcune situazioni fortemente precarie e rischiose come in quella terra del Sud, ma pur sempre un prezzo e un impegno e non una fede a buon mercato.
Alla conclusione dell’omelia il parroco ha letto un messaggio particolarmente bello inviato dal vescovo di Locri-Gerace che tra l’altro recitava “…sotto il segno della lam pada il cui olio proveniente dalla Calabria, alimenterà la sua fiamma, desidero vivamente di sentirmi al vostro fianco nella gioia di vincere ilmale col bene. Donare speranza, accendere luci di fraternità e di condivisione, costruire la fraternità vera con la sola forza della Parola che consegnerai alla comunità, è il gesto più bello per camminare verso il Volto santo del Signore, i cui lineamenti nascondono quelli di uomini e di donne che combattono per rendere libera e bella la nostra esistenza. A te, alla tua comunità, ai ragazzi, ai giovani, alle famiglie, soprattutto ai poveri e a chi ha perso il senso della vita, la mia preghiera e la mia affettuosa benedizione di fratello, amico e padre. Coraggio ed avanti sempre: alimentiamo di amicizia vera con l'olio della consolazione la vita dei nostri fratelli, consegnando loro Gesù Cristo che abita in noi e che deve rimanere con la nostra testim onianza.”
Molti uscendo si sono detti, eravamo stretti in Duomo, ma felici per aver potuto partecipare a un momento così bello, di grazia che altrimenti non si vivono in altre Messe della parrocchia, oltre a vedere finalmente questo stuolo di ragazzi e giovani riuniti, cioè le due associazioni parrocchiali, esperienze diverse che si ritrovano attorno all’unico altare.
A conclusione tutti alla porta hanno ricevuto il libretto del nuovo piano pastorale parrocchiale, contenente le iniziative e gli appuntamenti della comunità ma anche i principali organizzati dalla Diocesi, tesi comunque, si legge nella presentazione, non tanto al fare delle cose, “ma a un modo diverso di relazionarci nell’essere e di conseguenza nell’operare pastoralmente. Se vogliamo passare da una pastorale di convocazione ad una pastorale della ricerca e dell’incontro nel vissuto concreto delle persone.”
A.T.