E' ormai tempo di riporre il presepe specialmente quello di casa, proprio questo pomeriggio vedendo le foto che la comissione dei ragazzi di A.C. mi ha mandato, ne ho visto uno particolarmente significativo, ho telefonato e la mamma mi ha risposto: lo stanno disfando, sa il posto....al di là delle indubbie giuste motivazioni, però il pensiero che mi é venuto alla mente é che davvero per Lui, per Gesù, per Dio, il posto e i tempi sono limitati, come ebbe a dire don Tonino Bello, ma con altro significato riguardo alla Croce sul calvario, poi c'é la "rimozione forzata"! Speriamo che questi segni lascino traccia nei cuori, che evochino nostalgia di Dio, speranze che solo Lui può appagare.
Al di là del fatto della tradizione, questo "segno" voleva significare che "una nuova vita può sbocciare dentro il nostro vissuto", una possibilità di ri-nascere in amore e saggezza, in una rinnovata disponibilità a prendere sul serio il nostro Battesimo.
Un grazie a tutti coloro che hanno dato l'adesione al concorso, ai Presepisti che hanno arricchito la mostra e il centro storico di questi segni di fede, ad alcuni artisti che hanno dato la loro adesione, al diacono Renato che nella chiesa di San Valeriano ha riproposto il bel presepe accanto all'altare, ai cresimandi di 2^ superiore e ai loro catechisti che l'hanno realizzato a Santo Spirito, a Paolo e collaboratori che hanno nuovamente realizzato quello storico in Cappella Torriani in Duomo.
il parroco