DAR DA MANGIARE AGLI AFFAMATI
Questa opera di misericordia ha per obiettivo ogni bisogno dell'altro: la fame, l'aiuto materiale, la mensa, la familiarità la compagnia, la convivialità l'amicizia, la festa... L'espressione di un cuore capace di amore oblativo, che sa vedere il bisogno dell'altro nella sua concre¬tezza e che si spende per l'altro, sia che questi abiti fuori casa mia (nella mia città nel mio quartiere, nel mio condominio, nel mio paese, nella mia con¬trada, nella mia famiglia, ecc.), sia che abiti nei paesi poveri del cosiddetto Terzo Mondo. “Dar da mangiare agli affamati” significa convertire il nostro cuore non solo attraverso la rinun¬cia stabile al superfluo e l'ascesi del digiuno, ma anche attraverso la capacità di condividere il necessario perchè alla nostra tavola ci sia sempre un posto riservato a persone che sono nell'indigenza ("aggiungi un posto a tavola...").
DAR DA MANGIARE AGLI AFFAMATI O BUTTARE IL CIBO?
Solo in Italia - riferisce la Coldiretti - restano invenduti nei retrobottega dei punti vendita 240mila tonnellate di alimenti per un valore di oltre 1 miliardo di euro, che potrebbero sfamare 600.000 cittadini con tre pasti al giorno per un anno.
In Italia si produce troppo e si spreca ancora di piu': addirittura il 3% del Pil nazionale. E' quanto emerge dal 'Libro nero sullo spreco alimentare in Italia', lo studio a cura di Luca Falasconi e di Andrea Segrè. Nel dossier si stima che il cibo che si perde senza che arrivi sulle nostre tavole darebbe da mangiare ogni giorno a 44 milioni di persone.
E cosa pensate che succeda alle tonnellate di cibo che i supermercati non sono riusciti a vendere? Non può essere utilizzato per l'alimentazione animale (una norma Ue lo vieta), né può essere regalato ai poveri (salvo nei casi in cui intervengano organizzazioni specializzate). Quindi viene per la maggior parte buttato.
L'EMPORIO DELLA SOLIDARIETA'
La Caritas diocesana di Gorizia, assieme alle Caritas parrocchiali del decanato di Gorizia, alla Società san Vincenzo de Paoli, al Gruppo di volontariato Vincenziano, alla Comunità Arcobaleno, al Centro Aiuto alla Vita e alla Croce Rossa Italiana, sta progettando “l'Emporio della Solidarietà”. L'emporio sarà un luogo unico di distribuzione degli alimenti per le persone e le famiglie in povertà.
Il primo obiettivo di questo progetto è creare un posto dignitoso in cui le persone possano scegliere i prodotti alimentari che preferiscono e non ricevere una borsa viveri pre-confezionata. Il secondo obiettivo è raccogliere i prodotti alimentari ancora in “buono stato” (cioè quasi in scadenza ma ancora commestibili) che i supermercati, gli ipermercati e i negozi alimentari devono, per legge, buttare via come rifiuto. L'emporio, quindi, sarà rifornito dagli alimenti del Banco Alimentare (per cui questo sabato è organizzata la Colletta Alimentare), ma anche da prodotti offerti dai punti vendita presenti sul territorio.
Per accedere all'emporio bisognerà presentarsi ai Centri di Ascolto delle parrocchie e degli altri enti e associazioni che formano parte dell'iniziativa. I volontari che operano in quelle organizzazioni valuteranno lo stato di povertà delle famiglie e concederanno i punti mensili con cui si potrà “acquistare” gli alimenti all'emporio.
L'emporio saràinaugurato nei primissimi mesi del 2011. Il progetto dell'Emporio nasce grazie al sostegno finanziario del Comune di Gorizia, della Provincia di Gorizia e del determinate finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.