FORTE RICHIAMO DI MONS. VITTOR ALLE FAMIGLIE E ALL'IMPEGNO EDUCATIVO
E’ stata una grande festa l’annuale ricorrenza dell’Addolorata a Gradisca d’Isonzo. Partecipati e solenni i riti del mattino, particolarmente suggestiva la liturgia solenne celebrata nel pomeriggio da mons. Bruno Vittor che ha centrato la sua omelia sulla fedeltà, sul “sì” di Maria, espresso più volte nella sua vita e con più forza e convinzione nei momenti di difficoltà, di sofferenza e di croce. Subito il celebrante ha fatto un’attualizzazione in un oggi che vede molti genitori e famiglie gettare la spugna dell’educazione dei figli, quei figli ha proseguito mons. Vittor che “finché sono piccoli sono la gioia, l’orgoglio dei genitori. Con l’età diventano la preoccupazione, sofferenza e angoscia, contrastano, scorazzano di notte, non sentono ragione, hanno gli occhi torbidi, rifiutano la Chiesa.” Certo non tutti sono così, il celebrante infatti aveva davanti a sé il gruppo scout Gradisca 1° al gran completo nell’impeccabile divisa azzurra che sempre in coincidenza con la festa patronale dell’Addolorata vive i passaggi e l’apertura delle attività, celebratasi nel pomeriggio all’Oratorio Coassini. La radiosità della giornata, dopo l’ansia della vigilia e della notte, per il nuovo rischio di esondazione dell’Isonzo, ha permesso lo svolgersi della processione mariana per le vie e le calli della Fortezza, e al rientro in Duomo l’atto di affidamento della Città a Maria. Al termine il vicesindaco, a nome dell’Amministrazione Comunale ha donato a don Vittor un volume su Gradisca, in precedenza alla presentazione dei doni della Messa la Comunità parrocchiale gli aveva invece donato un quadro raffigurante il Duomo nei primi del Novecento, infatti negli anni cinquanta don Bruno era stato cappellano del Duomo di San Salvatore a fianco di monsignor Luigi Cocco. A conclusione il parroco ha ringraziato tutti coloro che si sono prodigati per la bella riuscita della festività e in particolare i gruppi degli scampanotadôrs giunti per la settima rassegna campanaria e per solennizzare le Messe, dal Friuli e dalla Carnia, campanari che con la loro arte hanno fatto sentire melodie inedite riempiendo di letizia il centro storico. La preghiera di affidamento così si concludeva:” A Te, o Vergine Maria, consegniamo il nostro futuro, perché sotto la tua guida tutti possiamo scoprire Cristo, via Verità e Vita, e ancora ti invochiamo o clemente o pia o dolce Vergine Maria.” Adesso comincia questo impegno della vita pastorale, scoprire questo Cristo nella storia di ogni giorno, cercando di tradurlo in una liturgia viva e in una prassi di amore e di servizio per la crescita della comunità. Per questo motivo il Consiglio Pastorale si riunirà, dopo l’apertura diocesana a Cervignano, nella sala parrocchiale di Poggio domenica prossima per un momento di ascolto e di programmazione pastorale.
A.T.
ATTO DI AFFIDAMENTO DELLA CITTA’ DI GRADISCA A MARIA ADDOLORATA
Bella e suggestiva come sempre la festa dell'Addolorata, impreziosita quest'anno dalla presenza di mons. Bruno Vittor, già cappellano del Duomo di Gradisca negli anni '50. Certo mancava a molti il fatto che non ci si è ritrovati nel tempio di via Ciotti, ma "storica" anche la celebrazione in Duomo dove l'immagine della Madonna non entrava dai tempi della Guerra mondiale. Dopo la forte omelia di don Bruno, nella quale ha richiamato la situazione attuale, il dovere della famiglia a non mollare la presa educativa, la conclusione é giunta con l'atto di affidamento alla Vergine, un impegno e una speranza che nella tribolata storia del nostro tempo non siamo soli.
Mentre facciamo memoria del mistero di dolore nel quale Tu, o Madre,
ci hai nuovamente offerto il tuo Figlio Gesù,
risuona particolarmente preziosa per noi questa sua parola che ti fa nostra Madre:
"Donna, ecco il tuo figlio!".
Affidando a Te l'apostolo Giovanni, e con lui i figli della Chiesa, anzi gli uomini tutti,
Cristo ribadiva il suo ruolo di Salvatore del mondo.
Ma anche Tu sei splendore, corredentrice che nulla toglie a Cristo,
perché esisti in Lui e per Lui.
Vogliamo oggi affidarti, o Vergine Maria questo nostro presente e il futuro che ci attende,
chiedendoti d’accompagnarci nel nostro cammino.
vogliamo affidarti in particolare le nostre famiglie
sulle quali ti chiediamo di vigilare con il tuo cuore di madre.
Ti affidiamo i nostri ammalati che condividono con te il mistero del dolore,
i nostri giovani affinché ascoltino al voce di Dio che li chiama
a una vita piena e ricca di felicità e di amore.
O Vergine dolcissima, come Giovanni, anche noi vogliamo prenderti nella nostra casa,
per imparare da Te a conformarci al tuo Figlio.
Tu che conosci le sofferenze e le speranze della Chiesa e del mondo,
assisti i tuoi figli nelle quotidiane prove che la vita riserva a ciascuno.
A Te, consegniamo il nostro futuro, perché sotto la tua guida
tutti possiamo scoprire Cristo, via Verità e Vita,
e ancora ti invochiamo o clemente o pia o dolce Vergine Maria.