Inizia mercoledì 8 settembre per la Comunità di Gradisca la preparazione all'appuntamento annuale con l'Addolorata, protettrice della città. L'apertura dell'Ottavario avrà luogo con il pellegrinaggio parrocchiale al Santuario della Madonna di Barbana dove ci si unirà in comunione al momento liturgico della Diocesi. Alla sera e così fino al 18 settembre ci sarà alle ore 17,40 la recita del S. Rosario, la S. Messa e la coroncina con il canto dello Stabat Mater. La presenza di Maria nella vita del credente e della Chiesa è un fattore imprescindibile, la ricchezza della sua fede e disponibilità la fanno il modello più alto ed umano del rapporto della creatura con il suo Creatore. Se Dio Padre ha voluto che Cristo giungesse a noi attraverso Maria, per quale ragione noi, nell’invocare Maria di portarci al Figlio, di pregare il Figlio per noi, di insegnarci a pregare il Figlio per gli altri nostri fratelli, dovremmo temere di spodestare Dio dal suo trono inviolabile? Paolo VI fece bene, alcuni decenni or sono, a chiedere ai fedeli che ci si liberasse da quella “ingenua mentalità” che “ritiene la Madonna più misericordiosa del Signore” e “con giudizio infantile” giunge “a definire il Signore più severo di lei, e che bisogna ricorrere alla Madonna poiché altrimenti il Signore ci castiga”. La fede nel Signore Gesù si
esplica attraverso il duplice e fecondo sentire di poter andare ad Mariam per Jesum e ad Jesum per Mariam, perché così è stato voluto da dio ed è iscritto per sempre nel piano della salvezza. L’Addolorata, più di tutte le feste mariane ci parla del compimento della vita di Maria, del suo “prendere su di sé la croce” di ogni discepolato, sulla figura di Gesù, ricalcando i suoi passi. Dentro questa logica e stile Maria si è fatta “credibile e creduta”, direbbe don Tonino Bello. Papa Benedetto XVI con la sua brillante teologia ci dice che “Come Madre che compatisce, Maria è la figura anticipata e il ritratto permanente del Figlio. E così vediamo che anche l'immagine dell'Addolorata, della Madre che condivide la sofferenza e l'amore, è una vera immagine dell'Immacolata. Il suo cuore, mediante l'essere e il sentire insieme con Dio, si è allargato. In lei la bontà di Dio si è avvicinata e si avvicina molto a noi. Così Maria sta davanti a noi come segno di consolazione, di incoraggiamento, di speranza”. “Sul Calvario Gesù L’ha donata a noi come madre e ci ha affidati a Lei come figli. Vi ottenga la Vergine Addolorata il dono di seguire il suo divin Figlio crocifisso e di abbracciare con serenità le difficoltà e le prove dell’esistenza quotidiana”. (Discorso alle monache clarisse, 15 settembre 2007) “La Vergine sul Calvario partecipa alla potenza salvifica del dolore di Cristo, congiungendo il suo ‘fiat’, il suo ‘sì’, a quello del Figlio”. (Angelus 17 settembre 2006) . Svilupperemo questi pensieri di papa Benedetto nel corso dell’Ottavario di preparazione.
Fin da questi primi giorni di settembre fino a domenica 26 settembre sarà esposta in Duomo, negli abiti solenni della festività, l’immagine della Beata Vergine Addolorata tanto cara ai fedeli gradiscani e in questi mesi ancora più per non poterla venerare nella sua chiesa chiusa al culto per i ben conosciuti motivi di sicurezza. Ogni giorno risuonerà in duomo il canto della Stabat Mater, espressione di quel dolore redentivi che unico ci dà la consapevolezza di essere “figli amati”.
Il parroco