La Consulta per le aggregazioni laicali - a livello nazionale e diocesano - promuove una serie di iniziative per manifestare al Papa Benedetto XVI la partecipazione delle chiese locali e dei cristiani alla sua azione pastorale tendente a rispondere al mandato di costruire il Regno di Dio ed una chiesa che ne sia il sacramento visibile. Una chiamata alla santità della vita ed alla coerenza che non deve trovare nessuno fermo o inconcludente anche perché diventerebbe una contro testimonianza e un limite.
L’azione della chiesa, guidata dalla finezza di Benedetto XVI e del corpo episcopale, vive momenti difficili; acuiti da fenomeni tristi di tradimento ma anche da una pressione mediatica che assume ogni giorno una valenza sempre più marcata.
Il vangelo ci insegna, da una parte, a non pensare di poter avere un trattamento migliore e più benevole di quello che ha avuto il Maestro Gesù: del resto le esigenze evangeliche sono per tutti impegnative e irrinunciabile la fedeltà che viene richiesta ai cristiani ed agli uomini di chiesa. Dall’altra ci impegna all’umiltà e franchezza con la coscienza di vivere dentro alla chiesa, sempre bisognosa di riforma e conversione.
È giusto, quindi, lasciarci interpellare dagli scandali ma per maturare una coscienza più forte della fiducia nel Maestro e della sua Provvidenza che non abbandona alcuno e ci farà uscire dalla crisi più forti e più capaci di annunciare e servire il vangelo. Chiediamo perdono dei peccati e facciamo penitenza; manifestiamo solidarietà alle vittime e impegno di riparazione.
Vogliamo, inoltre, esprimere al Papa Benedetto XVI - al quale ci lega come Aci un vincolo che è fissato nello Statuto ma prima ancora nel vincolo della fede e della comunione con Lui e con i fratelli vescovi - la nostra adesione alla sua provvidenziale iniziativa di “pulizia” dentro alla chiesa, di chiarezza nei rapporti e nelle responsabilità, di filiale fiducia e collaborazione attiva e consenziente perché la veste della chiesa sia sempre bella e linda.
L’Aci di Gorizia, con i suoi responsabili diocesani e parrocchiali, grata per il ministero del successore di Pietro - chiamato a sostenere e confermare la fede delle chiese nel mondo - rinnova questa fiducia e amore: prega perché l’azione del Papa raggiunga l’obiettivo finale e gli augura lunga vita nella presidenza nella carità delle chiese locali presenti nel mondo. Nello spirito del tempo di Pasqua, si impegna a collaborare perché la luce del Risorto e del suo Spirito rinfranchi il cammino della chiesa e scenda salvatrice anche sull’umanità, per la quale Egli ha dato la vita.
L’Aci di Gorizia aderisce, pertanto, alla giornata di preghiera e di digiuno - ai quali invita tutti personalmente gli aderenti nella giornata di venerdì e di domenica - e si sente spiritualmente unita, il giorno 16 maggio a mezzogiorno, in preghiera con il Papa e quanti - laici, sacerdoti e religiosi/e - hanno aderito a questo invito. Ogni associazione predisponga una speciale intenzione di preghiera nelle messe festive.
Gorizia, 3 maggio 2010
La Presidenza diocesana