Dopo una ricca e coinvolgente Quaresima, nella quale quest’anno risalta la bella partecipazione agli appuntamenti settimanali con la lectio divina, la Comunità entrerà nella grande settimana santa con la domenica di Passione. Questo tempo che ha caratteristiche soprattutto liturgiche e rituali, assume quest’anno una valenza anche umana per le tante problematiche economiche e sociali di un numero di famiglie sempre più numeroso. A questo proposito lo slogan scelto per l’ostensione della sindone «Passio Christi passio hominis» è davvero centrato. Una larga parte della società vive in questo tempo di crisi una vera passione, lo stanno sperimentando gli sportelli delle Caritas o le porte delle canoniche alle quali bussa un numero crescente di persone che spesso improvvisamente si sono trovate nel bisogno. La croce alla quale la liturgia di questi giorni ci chiama a volgere lo sguardo, diventa allora sintesi della passione dell’uomo, richiamo forte non solo a celebrare il più grande mistero della nostra fede, ma a vivere la carità reciproca tra fratelli, salvati dall’unica Croce.

Come ha scritto il parroco nel libretto pasquale, “sempre ma specialmente a Pasqua, contemplare i misteri della nostra fede, riscoprire il volto di Cristo, anche nella pratica sacramentale, non ci esime dal volgere uno sguardo di vera compassione e tendere le nostre mani, alle tante necessità che specialmente oggi ci toccano così da vicino.”
Sabato 27 marzo possibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, in Addolorata al mattino dalle ore 9 alle 12,00 e nel pomeriggio in Duomo dalle ore 15 alle ore 17,00.
Domenica delle Palme, alle ore 8,30 a Santo Spirito S. Messa;
alle ore 9,00 presso l’Asilo di San Valeriano benedizione dell’ulivo, processione  santa Messa,
alle ore 10,45 davanti all’Addolorata benedizione dell’ulivo, processione  al Duomo e santa Messa con la partecipazione delle associazioni e dei gruppi di catechismo.
Alle ore 19,00 in Duomo S. Messa e canto dello Stabat Mater.
Con questo giorno cambia l’ora della Messa vespertina della domenica, orario che si manterrà fino al 30 ottobre 2010.