L'invito é rivolto a tutti, in particolare ai Consigli parrocchiali, ai catechisti, alle ACLI.
Dopo i mercoledì di quaresima sulla Lectio divina, inizieranno mercoledì 24 marzo i “mercoledì di Pasqua” sulla Caritas in Veritate. Il nostro tempo sembra particolarmente propizio a riflettere su questo tema, come lo rivela in profondità la stessa enciclica al n. 3: «Solo nella verità la carità risplende e può essere autenticamente vissuta […]Senza verità, senza fiducia e amore per il vero, non c’è coscienza e responsabilità sociale, e l’agire sociale cade in balia di privati interessi e di logiche di potere, con effetti disgregatori sulla società, tanto più in una società in via di globalizzazione, in momenti difficili come quelli attuali» Prospettive che vengono messe in crisi da nuove leggi e prese di posizione, da rigurgiti di razzismo nelle nostre città, accoglienze negate. Secondo Benedetto XVI il significato della carità svelato dalla verità è donazione-accoglienza-comunione: «La verità è luce che dà senso e valore alla carità. Questa luce è, a un tempo, quella della ragione e della fede, attraverso cui l’intelligenza perviene alla verità naturale e soprannaturale della carità: ne coglie il significato di donazione, di accoglienza e di comunione. Senza verità, la carità scivola nel sentimentalismo. L’amore diventa un guscio vuoto, da riempire arbitrariamente. E` il fatale rischio dell’amore in una cultura senza verità. Esso é preda delle emozioni e delle opinioni contingenti dei soggetti, una parola abusata e distorta, fino a significare il contrario».
Appartiene a questa verità dell’accoglienza il fatto vero che il cristianesimo non è solo dottrina, ma piuttosto evento, irriducibile a gnosi: l’accoglienza/ospitalità sintetizza bene la priorità dell’annuncio con quello della testimonianza per una evangelizzazione realizzata con “fatti e parole intrinsecamente connessi” (DV 4). Così, se l’accoglienza diventa una “categoria teologica” per comprendere la vita cristiana dei singoli e delle comunità essa si lascia scandagliare e collocare alle radici dell’essere, oltre e al di là ( o anche al di qua) del livello dell’emozione soggettiva o anche della compassione collettiva: accogliere per un cristiano esprime una stato ontologico, prima ancora che un dovere morale.
Gli incontri si svolgeranno secondo questo calendario: Mercoledì 24 marzo, Introduzione all’Enciclica a cura del prof. don Bruno Mollicone ; Mercoledì 7 aprile “La sfida della verità” a cura del prof. don Franco Gismano; Mercoledì 14 aprile “Impresa e responsabilità sociale” a cura di don Giovanni SPONTON; Mercoledì 21 aprile “Rispettare i diritti di ogni migrante” a cura dell’Ufficio di Pastorale diocesana “MIGRANTES”. La sede degli incontri è la Sala Giovanni Paolo II in Oratorio Coassini, con inizio alle ore 20,30.